Stessa tragedia, due anni dopo. Uno straniero si è tuffato nel fiume Brenta a Padova per eludere i controlli della polizia.
La fuga è iniziata nel pomeriggio di martedì 10 gennaio: il corpo è stato ritrovato dai sommozzatori il giorno successivo. La vittima è annegata come un ragazzo africano nel giugno 2021: anche lui stava scappando dagli agenti.
C’è un precedente che risale a due anni fa, sempre a Padova, per la morte di un giovane di origine africana dopo essersi gettato nelle acque del fiume Brenta per evitare la polizia. Questo incidente risale al 4 giugno 2021. Il ragazzo è stato sorpreso a rubare in un supermercato in zona Altichiero, a nord della città euganea.
Ha infilato del cibo in uno zaino al negozio ed è stato notato dalla sicurezza interna prima di fuggire. I carabinieri giunti sul posto lo hanno raggiunto, ma il giovane si è gettato nel fiume Brenta nel punto più alto di Vigodarzere; il suo cadavere è stato ritrovato in zona poco tempo dopo.
La morte di Oussama Benrebha è una tragedia
L’uomo trovato morto nel fiume Brenta era Oussama Benrebha, 23 anni, che aveva una moglie e un figlio di un anno. L’autopsia determinerà la causa della morte, ma è ipotizzabile l’annegamento. Il suo corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco a una profondità di circa otto metri lungo il fiume Brenta a Pontevigodarzere. Alcuni amici delle vittime sono accorsi oggi sul posto dopo che i corpi sono stati scoperti. In particolare, uno di loro ha rilasciato una dichiarazione molto forte accusando la polizia di aver picchiato il giovane. Non ci sono ancora prove ufficiali di quanto detto dalla ragazza.