TREVISO – L’incontro di oggi 21 febbraio 2025 tra il direttore generale dell’Ulss 2 e le ostetriche della Cittadella della salute ha segnato un passo importante nella discussione sulla carenza di personale che da tempo affligge il reparto di Ostetricia. Durante il confronto, l’azienda sanitaria ha manifestato l’intenzione di procedere con la richiesta alla Crite per l’assunzione di cinque ostetriche a tempo determinato. Tuttavia, la risposta ufficiale è attesa solo entro la prima metà di marzo. Nursing Up Treviso si è impegnato a seguire l’evolversi della situazione, mantenendo una costante attenzione sul tema.
La carenza di personale
Le problematiche legate alla mancanza di personale sono ben note a chi lavora nell’Ostetricia di Treviso. Già nei mesi scorsi, ostetriche e operatori sanitari avevano segnalato numerose difficoltà dovute alla carenza di risorse, sia in termini di personale ostetrico che di supporto. La situazione si è ulteriormente aggravata a seguito del trasferimento della struttura nella nuova Cittadella della salute. Sebbene l’anno scorso il numero dei parti sia rimasto stabile, le attività del personale sono aumentate, principalmente a causa della riorganizzazione degli spazi e dell’incremento delle sale parto da quattro a dieci. La separazione degli ambienti impone continui spostamenti per il monitoraggio delle donne in travaglio.
Le parole di Nursing Up Treviso
Annarita Secchi, referente provinciale del sindacato Nursing Up Treviso, ha commentato l’incontro, evidenziando che, nonostante le assunzioni recenti, la situazione resta difficile. «Il numero di parti potrebbe rimanere invariato, ma i carichi di lavoro sono aumentati. Questo non solo a causa delle nuove sale parto, ma anche per via delle malattie lunghe, delle gravidanze e delle assenze improvvise che gravano sul personale. La programmazione delle ferie estive diventa una sfida, dato che il problema del sottorganico rimane irrisolto», ha dichiarato la Secchi.
La lettera al presidente Zaia
Nei giorni precedenti, una lettera inviata al presidente del Veneto Luca Zaia, sottoscritta da ben 38 professioniste, ha sollevato la questione in maniera ufficiale. Nella missiva venivano riportate le difficoltà emerse dopo il trasferimento al nuovo ospedale, in particolare la carenza di personale. La lettera evidenziava anche i rischi legati alla sicurezza delle donne in travaglio e dei neonati, dovuti al continuo aumento del carico di lavoro e ai livelli di stress-psicofisico elevati, nonché la mancata adeguatezza del personale in servizio.
Prospettive future e impegni di Nursing Up
Nursing Up continuerà a seguire con attenzione la situazione, monitorando gli sviluppi in merito all’assunzione delle ostetriche. La sicurezza dei pazienti e delle lavoratrici è una priorità e, per questo motivo, il sindacato si impegnerà a garantire che l’Ulss 2 non solo assuma il personale necessario, ma provveda anche ad adeguare i carichi di lavoro e a programmare ferie e turnazioni in maniera che il servizio possa essere svolto in piena sicurezza.