MANIAGO – Un progetto innovativo che promuove l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo è stato avviato a Maniago con la creazione di un orto collettivo sensoriale, pensato per essere accessibile a tutti. Realizzato grazie a una convenzione siglata lo scorso luglio tra il Comune e la Cooperativa sociale Itaca, l’orto si trova all’interno del giardino del Centro di Assistenza Anziani e si propone di migliorare il benessere dei partecipanti, stimolando la cognitività, la manualità, l’autostima e il senso di responsabilità. Il progetto ha visto il coinvolgimento di circa una trentina di beneficiari, tra cui i residenti della Comunità alloggio Casa Carli, del Gruppo appartamento Il Girasole e della Comunità Via Colle di Maniago.
Un orto sensoriale per stimolare tutti i sensi
L’orto è stato progettato come un spazio botanico sensoriale, dove le diverse specie vegetali sono disposte in modo da stimolare tutti i cinque sensi: udito, tatto, vista, olfatto e gusto. Ogni area dell’orto è stata suddivisa in base alle necessità dei fruitori, creando un ambiente che favorisce il benessere e l’interazione, stimolando i sensi e incoraggiando il coinvolgimento attivo. Il progetto si rivolge in particolare a persone con disabilità e a coloro che partecipano a progetti di vita legati alla salute mentale, ma è aperto a chiunque voglia contribuire a questa iniziativa di solidarietà e crescita personale.
La comunità coinvolta per favorire l’autonomia
Christian Siega Vignut, assessore alle politiche sociali, ha sottolineato come l’obiettivo del progetto sia di favorire percorsi di autonomia e responsabilità per i beneficiari, dando loro l’opportunità di esplorare e sviluppare i propri interessi e competenze in un contesto socio-occupazionale positivo. La creazione dell’orto collettivo è pensata anche come un’opportunità di inserimento lavorativo, che permetta ai partecipanti di acquisire nuove abilità pratiche, mentre Franca Quas, responsabile del progetto, ha evidenziato l’importanza del contributo degli anziani, che possono trasferire il loro saper fare acquisito nel corso della vita.
Benefici intergenerazionali e comunitari
Il progetto non si limita a migliorare la vita dei partecipanti diretti, ma mira anche a creare reti di prossimità tra i residenti della casa di riposo, i parenti, le associazioni locali e la comunità cittadina. Il progetto favorirà relazioni intergenerazionali, promuovendo occasioni di incontro e scambio di esperienze, facilitando così una reale integrazione sociale e solidale.
Avviato il 1° agosto 2024, con termine previsto per il 31 luglio 2026 (possibilità di proroga fino al 2030), l’orto sociale è già riuscito a piantare i primi ortaggi invernali come verze, cavoli, finocchi e biete, coltivati in vasche rialzate per garantire l’accessibilità a tutti. L’entusiasmo della cittadinanza è stato notevole, con il progetto che ha raggiunto l’obiettivo principale di “coltivare” relazioni, mettendo in pratica i valori di comunità e solidarietà.