Trieste, centro strategico nonostante le crisi globali
Trieste, 1 aprile – Negli ultimi sette anni, il mondo ha affrontato diverse crisi di portata globale che hanno avuto pesanti ripercussioni a livello economico e sociale. Dalla pandemia alla guerra tra Russia e Ucraina, alle tensioni in Medio Oriente causate dagli attacchi di Hamas e degli Houthi, nonostante tutto ciò, l’interesse strategico sul Porto di Trieste rimane alto. La regione Friuli Venezia Giulia deve quindi continuare a lavorare in modo unito per cogliere le nuove opportunità, puntando soprattutto sulle infrastrutture e sulla logistica.
Il Corridoio Indo-Mediterraneo: una prospettiva strategica per il futuro
Questo è il concetto espresso dall’assessore alle Autonomie locali che ha preso parte oggi al convegno “Trieste e il Corridoio Indo-Mediterraneo: opportunità strategica per il futuro”, organizzato dall’International Propeller Club Port of Trieste.
Durante l’evento è stato spiegato che il corridoio Imec unisce rotte marittime e infrastrutture portuali a quelle ferroviarie: l’obiettivo è collegare l’India via mare fino al Golfo Persico e poi via ferrovia attraverso la Penisola Arabica, per raggiungere le coste del Mediterraneo.
Sinergia per cogliere le opportunità
Per la Regione, solo un’azione sinergica tra il sistema del Friuli Venezia Giulia e il Porto di Trieste può permettere di raggiungere gli obiettivi ambiziosi offerti dal Corridoio Indo-Mediterraneo. È quindi fondamentale per l’Amministrazione regionale affiancare il Governo nazionale nella scelta di una leadership forte per l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale. ARC/TOF/pph