SAN GIORGIO DELLE PERTICHE – Sono passati quasi 17 anni da quella tragica notte del 30 giugno 2008, quando Federica Squarise, giovane commessa padovana, venne brutalmente uccisa a Lloret de Mar durante una vacanza in Spagna. Un caso di cronaca che sconvolse l’opinione pubblica italiana e che oggi torna a far discutere: il suo assassino, Victor Silva, conosciuto come “El Gordo”, ha scontato la sua pena e si è rifatto una vita.
Il tragico incontro con “El Gordo”
Quella sera d’estate avrebbe dovuto essere un momento di svago per Federica, ma il suo destino si incrociò con quello di Victor Silva, un uomo di origini uruguaiane che all’epoca viveva da clandestino in Spagna. I due si conobbero in un bar, dove l’uomo lavorava da poco. Federica rifiutò le sue avances, un affronto che il killer non riuscì ad accettare. Con una scusa, la portò in un luogo appartato, dove la ragazza subì una violenza brutale prima di essere uccisa.
La sua scomparsa destò da subito sospetti. Federica aveva lasciato tutti i suoi effetti personali nella sua camera d’hotel, e gli amici escludevano un allontanamento volontario. Per giorni le ricerche continuarono senza sosta, fino alla drammatica scoperta: il 7 luglio, il corpo della ragazza fu rinvenuto tra la vegetazione, privo di vestiti e con evidenti segni di violenza.
L’arresto del killer
Le indagini portarono rapidamente a Victor Silva. Alcuni suoi conoscenti, insospettiti dal suo comportamento, lo denunciarono alla polizia, rivelando che l’uomo aveva confessato di essere coinvolto nella sparizione di Federica. Due giorni dopo il ritrovamento del cadavere, la polizia lo arrestò, ponendo fine alla fuga del responsabile.
Nel corso del processo, Silva confessò il delitto, venendo condannato a 17 anni e 9 mesi di carcere. La sentenza, seppur severa, non ha mai potuto restituire alla famiglia Squarise la loro amata Federica.
Il killer è libero e si è rifatto una vita
Oggi, la notizia che fa discutere è un’altra: Victor Silva è di nuovo un uomo libero. In Spagna, il sistema giudiziario prevede che chi ha scontato almeno i tre quarti della pena possa beneficiare della libertà condizionale. Così, a partire dal 31 marzo 2026, l’assassino di Federica non avrà più alcuna restrizione.
Nel frattempo, la sua vita è andata avanti. Secondo quanto riportato dalla stampa, Silva ha trovato un lavoro e si è sposato, mentre la famiglia della vittima continua a convivere con un dolore che non avrà mai fine.
Una vicenda che lascia ancora sgomenti, sollevando interrogativi sulla giustizia e sul peso reale delle condanne per crimini così efferati.