La critica di Assogasliquidi-Federchimica alla proroga dell’obbligo di introdurre quote di biocarburanti
Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi-Federchimica, ha espresso forti perplessità riguardo alla strategia di decarbonizzazione del trasporto pesante durante la sua audizione in Senato sul dl ‘Proroga termini’. Secondo Cimenti, l’estensione dell’obbligo anche per i fornitori di Gnl di introdurre quote di biocarburanti potrebbe risultare controproducente e non favorire la diffusione dei prodotti alternativi ai carburanti tradizionali.
Il decreto biocarburanti e le criticità per il settore del Gnl
A partire dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le norme del decreto ‘Decreto biocarburanti’ (107 del 16 marzo 2023), che prevedono un aumento delle quote di biocarburanti per i trasporti e estendono per la prima volta l’obbligo anche ai fornitori di metano, sia nella forma gassosa che liquefatta (Gnl). Questa scelta, secondo Assogasliquidi-Federchimica, contrasta con la strategia nazionale ed europea volta a promuovere il Gnl come carburante per ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti nel trasporto pesante.
Cimenti ha evidenziato che il settore del Gnl, nonostante sia relativamente giovane, ha un ruolo fondamentale nella transizione energetica e si trova ad affrontare sfide legate alla volatilità dei prezzi e all’instabilità geopolitica. Inoltre, Assogasliquidi ha sottolineato la corretta esclusione del comparto del Gpl dall’obbligo, in linea con le norme europee, poiché non ha mai ricevuto investimenti pubblici per lo sviluppo di produzioni bio o rinnovabili.
La richiesta di Assogasliquidi al Parlamento
Durante l’audizione, Assogasliquidi ha invitato il Parlamento a intervenire con urgenza per eliminare l’obbligo anche per i fornitori di Gnl, in quanto potrebbe penalizzare un settore in crescita che rappresenta una soluzione immediata per la decarbonizzazione del trasporto pesante. Secondo l’associazione, il Gnl, soprattutto nella sua versione bio, potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni entro il 2030, come evidenziato anche nel recente Piano nazionale integrato per l’energia e il clima.