Tecnicamente si chiamano “nuvole iridescenti” e sono una manifestazione atmosferica che incanta gli osservatori da millenni, radicandosi nelle culture e nelle tradizioni di molte civiltà antiche. La loro comparsa nei cieli, ricca di colori vivaci e mutevoli, è frutto di processi scientifici complessi, i cui studi risalgono a figure storiche della scienza come Isaac Newton e Thomas Young. Molte le segnalazioni giunte questa mattina in redazione da lettori che inviavano le loro foto scattate nei cieli del Nordest. Le più evidenti sono giunte alle 12.45 da Emilia da Castelnovo del Friuli (in copertina e qui sotto all’articolo).
Come si originano le nuvole iridescenti
Le nuvole iridescenti si formano quando la luce solare attraversa particelle microscopiche all’interno delle nuvole, quali gocce d’acqua o cristalli di ghiaccio. Questo contatto causa la diffrazione della luce, che si disperde in diverse lunghezze d’onda. Il fenomeno di dispersione di Rayleigh scompone ulteriormente la luce bianca nei colori dello spettro visibile, creando un affascinante effetto cromatico.
La diffrazione: un gioco di luce e colori
Le nuvole stratiformi, come i cirri, sono particolarmente propense a mostrare iridescenza grazie alla loro composizione di cristalli di ghiaccio o piccole gocce d’acqua. La dimensione e la forma uniforme di queste particelle sono fondamentali per permettere la diffrazione della luce, evitando l’effetto dello scattering di Mie, che produrrebbe una luce diffusa piuttosto che un’iridescenza definita.
Le condizioni ideali per l’osservazione delle nuvole iridescenti
Per osservare le nuvole iridescenti, è necessario che ci siano condizioni atmosferiche precise: nuvole stratiformi sottili e un’angolazione di luce solare bassa, tipica dell’alba o del tramonto. Oggi il fenomeno però è stato visibile anche dopo mezzogiorno e quindi potrebbe risultare insolito. Questi fattori permettono alla luce di attraversare uno strato più spesso di atmosfera, aumentando la possibilità di diffrazione e, di conseguenza, la visibilità delle iridescenze.
Il ruolo delle particelle nell’effetto iridescente
Infine, le particelle all’interno delle nuvole devono essere della dimensione corretta e distribuite uniformemente per produrre l’effetto iridescente desiderato. Sia che si tratti di cristalli di ghiaccio o gocce d’acqua, questi elementi sono essenziali per la magia del fenomeno che oggi in molti hanno osservato tra Veneto e Friuli.
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