Le nuove linee guida della Cei per l’accesso ai seminari
Nei seminari è consentito l’accesso alle persone omosessuali purché vivano “responsabilmente la castità del celibato”. Tuttavia, non potranno essere ammessi al seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay. Queste nuove regole sono state introdotte con le linee guida della Cei intitolate “La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari”, che sono entrate in vigore ad experimentum per tre anni.
Il documento, frutto di anni di lavoro, è stato necessario per rivedere le regole di ammissione nei seminari in linea con le indicazioni della Chiesa. In particolare, la questione dell’omosessualità è stata al centro dell’attenzione dopo che Papa Francesco ha evidenziato la presenza eccessiva di “frociaggine” nei seminari durante un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani lo scorso maggio. Tuttavia, le nuove linee guida non si limitano a questo aspetto, ma definiscono in modo più chiaro le condizioni di accesso e permanenza nei seminari per futuri preti e religiosi.