Con la presentazione alla commissione urbanistica e viabilità di giovedì 7 aprile, è stato avviato ufficialmente l’iter per l’inserimento, nella prossima variante urbanistica, delle zone di salvaguardia propedeutiche a un nuovo collegamento nord-sud, per dare un nuovo volto alla viabilità di Fiume Veneto.
“Un’alternativa viaria esterna al capoluogo– dichiara il Sindaco Jessica Canton – improntata sulla mobilità sostenibile, coerente con le direttive del Piano Regionale Infrastrutture di Trasporto della Mobilità delle Merci e della Logistica (PRITMML), che andrà a ridurre drasticamente il traffico di attraversamento dei centri abitati.
Il nuovo asse viario collegherà l’incrocio di via San Vito a Bannia direttamente con la bretella autostradale Cimpello-Piandipan, intersecando l’attuale viabilità in soli tre punti. Parallelamente, d’accordo con la Regione, verranno attuate soluzioni di mitigazione ambientale lungo la nuova strada, ma soprattutto sarà possibile finalmente intervenire con la rigenerazione del centro, per restituire ai cittadini, ai commercianti, alle associazioni, vie e piazze con un arredo urbano a misura d’uomo e spazi non più soffocati dall’inquinamento, dal rumore e dai pericoli, anche vietando il transito ai mezzi pesanti. A beneficiarne in maniera significativa saranno principalmente Fiume Veneto e Bannia, ma anche le altre frazioni avranno degli effetti indiretti positivi e tangibili.
E’ fondamentale – continua Canton – l’impegno del presidente Fedriga che, durante un incontro con l’amministrazione comunale dello scorso dicembre, ha sottolineato di voler sostenere e ricercare i fondi necessari per l’opera, ritenendola importantissima per Fiume Veneto e per tutta la mobilità della zona sud di Pordenone.
La viabilità di Fiume Veneto è al centro delle discussioni e delle chiacchiere da oltre 40 anni, ma fin d’ora è mancato il coraggio di concretizzare. Dopo tanti decenni, dopo scelte urbanistiche senza una visione che hanno via via compromesso il territorio – conclude Canton -, questa è l’ultima opportunità per il paese, sulla quale auspichiamo un’ampia collaborazione costruttiva di chi vuole una Fiume Veneto a misura d’uomo e non a misura di camion.”
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