Un nuovo spazio per l’archivio diocesano a Gorizia
Gorizia, 20 mar – Nel 2025, anno in cui diverse culture si incontrano in occasione della Capitale europea della Cultura e del Giubileo, è significativo ridare nuovi spazi all’archivio diocesano, simbolo dell’identità cattolica. Queste sono state le parole dell’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari, che ha portato il saluto della Regione Friuli Venezia Giulia all’inaugurazione della nuova sede dell’Archivio storico diocesano nel complesso già sede del seminario teologico centrale a Gorizia.
Personalità illustri presenti all’inaugurazione
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte anche personalità di rilievo, tra cui il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del dicastero della Santa Sede per la cultura e l’educazione, l’arcivescovo metropolita di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli e il sindaco Rodolfo Ziberna.
Importanza del patrimonio culturale
"La Regione è vicina a questa istituzione culturale – ha sottolineato Callari -. Qui è custodita una parte di quella cultura europea che oggi forse si vorrebbe svilire ma che in questi luoghi trova da sempre rappresentazione e custodia".
Interventi di restauro e digitalizzazione
Il direttore dell’Ufficio arte sacra Roberto Grion ha illustrato gli interventi conclusi con il primo lotto, per il valore di 600mila euro, sostenuti da fondi della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), tramite l’8 per mille, della Regione e dell’Arcidiocesi di Gorizia. Grazie a queste opere l’Archivio storico, risalente al 1750, ha trovato nuova sede. Successivamente sarà restaurato l’intero edificio che già ospita la biblioteca del seminario teologico. I due patrimoni potranno così formare un unicum a disposizione dei ricercatori e degli storici.
Dal 2022 è stata avviata la digitalizzazione dei registri canonici originali, con tutti gli atti di matrimonio, di nascita e di morte dal 1835 in poi, compresi quelli di alcune parrocchie che fino al 1947 erano comprese nell’Arcidiocesi di Gorizia e oggi si trovano in Slovenia.