L’assessore regionale risponde alle critiche sulla nuova normativa sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati
Trieste, 22 marzo – L’assessore regionale all’Immigrazione, Pierpaolo Roberti, ha replicato alle critiche sollevate in merito alla nuova legge regionale sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Secondo l’assessore, le critiche più severe provengono da coloro che traggono vantaggio economico da un sistema che ora si intende rendere più congruente con gli equilibri sociali dei territori.
Roberti ha sottolineato che la nuova normativa non ha l’obiettivo di punire nessuno, ma di garantire ordine e trasparenza in un settore che coinvolge intere comunità e che spesso ha trascurato le opinioni dei sindaci e dei cittadini. L’emendamento approvato dal Consiglio regionale prevede che l’autorizzazione per nuove strutture di accoglienza sia subordinata al parere vincolante della Regione.
L’assessore ha posto alcune domande a coloro che hanno criticato la legge. Si chiede perché le critiche provengano da chi ha interessi economici legati al numero di persone accolte e se i Comuni siano stati effettivamente coinvolti nella gestione delle strutture presenti sul loro territorio.
Roberti ha sottolineato l’importanza di riequilibrare i poteri decisionali, dando agli enti locali un ruolo più attivo e concreto nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Ha evidenziato che l’accoglienza non può essere lasciata all’autogestione e deve tener conto dell’impatto sociale e logistico sui territori.
L’assessore ha concluso sottolineando la necessità di una gestione condivisa e responsabile del tema, senza imposizioni dall’alto o monopolizzazioni. Ha sottolineato che le istituzioni devono porre limiti e regole, specialmente quando si tratta di minori e di fondi pubblici. ARC/GG/pph