Nello scorso weekend i controlli svolti dai Carabinieri della Compagnia di Pordenone per il rispetto delle norme in materia di prevenzione da COVID-19 in città e in provincia sono stati numerosi e capillari in tutta la giurisdizione. L’impegno che l’Arma sta mettendo in questo particolare momento emergenziale è completo perché il senso di responsabilità di taluni cittadini è duro ad emergere.
Nel corso dei controlli è emerso che vi è un numero inferiore di persone per strada ma, tra le persone controllate perché fuori abitazione, emerge un numero maggiore di denunce perché i cittadini irresponsabili violano ancora i divieti imposti con i vari disposti normativi in vigore per l’emergenza “COVID-19”.
Sono 14 le persone denunciate dai militari della Compagnia di Pordenone nel corso di questi controlli: le motivazioni addotte sono le più varie, ma si rivelano anche non giustificabili alla luce dei provvedimenti di emergenza in atto.
Due cittadini italiani deferiti erano andati a comprare souvenir di marijuana a Pordenone, un cittadino nigeriano è stato denunciato 2 volte, nell’arco di 3 giorni, perché faceva accattonaggio davanti ad un supermercato del capoluogo non rispettando le norme sulle distanze, altri due hanno dichiarato ai militari che erano andati in due a comprare le crocchette per il cane, un altro passeggiava adducendo quale motivazione che andava a comprare un accendino.
Ancora, un cittadino italiano a Pordenone ha dichiarato di dover andare a trovare la madre non autosufficiente a Lignano, situazione che invece non corrispondeva a verità perché la madre per sua fortuna è assolutamente autosufficiente; i Carabinieri di Fiume Veneto hanno deferito prima un giovane cittadino senegalese presente senza giustificato motivo per le vie di quel Comune pur essendo residente in provincia di Rovigo, poi il gestore del bar “BIBIQ CAFE’” di Zoppola che era aperto nonostante i divieti vigenti; a Casarsa della Delizia i Carabinieri hanno deferito 6 cittadini di varie nazionalità che si erano dati appuntamento alla Stazione ferroviaria di quel Comune.
Per due di loro i militari hanno richiesto e notificato il provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Casarsa per 3 anni.
Gli ultimi denunciati del weekend sono stati 2 giovani extracomunitari che, ai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Pordenone che li hanno fermati, hanno dichiarato di essere usciti perché stanchi di stare a casa.
Importantissima e indispensabile è la collaborazione che tutti datori di lavoro stanno continuando a dare ai Carabinieri di Pordenone perché giova ricordare che, ai controlli su strada, i militari fanno seguire attività di controllo presso le società/aziende dove le persone asseriscono di lavorare; i Carabinieri, quotidianamente, approfondiscono le dichiarazioni riferite dai cittadini contattando le aziende per trovare corrispondenza alle dichiarazioni dei lavoratori.
Il risultati operativi di questo weekend fanno emergere ancora lo scarso senso di responsabilità di taluni cittadini che con i loro sconsiderati comportamenti dimostrano minore rispetto per tutti coloro che in questa emergenza si stanno adoperando, in prima linea, mettendo a repentaglio la propria incolumità quotidianamente, come i sanitari, così rischiando per se e per la grande maggioranza dei cittadini che, invece, sta facendo la propria parte restando a casa e osservando alla lettera le disposizioni governative finalizzate al contrasto della diffusione del COVID-19.