Pordenone, 4 feb – La discussione sull’uso del velo integrale nelle scuole italiane è diventata sempre più accesa, con l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione, Alessia Rosolen, che ha preso posizione in maniera decisa. Secondo Rosolen, il niqab non rappresenta una tradizione culturale da rispettare, ma piuttosto un simbolo lesivo della dignità, della libertà e del rispetto verso le donne.
La preoccupazione maggiore dell’assessore riguarda l’adozione di prassi speciali per evitare che le ragazze straniere abbandonino la scuola, mentre si discute di programmi “diversificati”. Questo, a suo parere, rappresenta il vero problema di fondo dietro al dibattito sull’uso del niqab.
Rosolen ha sottolineato che il niqab non ha spazio nelle scuole italiane, che sono luoghi di integrazione e inclusività. Inoltre, ha evidenziato che la nostra società si basa su principi di dignità, rispetto, doveri e opportunità uguali per tutti, e pertanto il velo integrale non è compatibile con tali valori.
L’assessore ha anche citato altri Paesi europei, come l’Egitto e la Tunisia, che hanno agito per motivi di sicurezza e per garantire diritti a chi frequenta il sistema scolastico. Rosolen ha enfatizzato l’importanza di agire sulle norme esistenti, anziché lasciare le persone alle proprie responsabilità.
Insomma, la posizione dell’assessore Rosolen è chiara: il niqab non ha spazio nelle scuole italiane e va contrastato con decisione per preservare i valori di integrazione, rispetto e uguaglianza che caratterizzano la nostra società.
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