VENETO – Un’analisi condotta da Kìron Partner nel I semestre 2024 ha evidenziato alcune tendenze interessanti nel mercato dei mutui in Veneto, confrontando i dati con l’anno precedente. L’indagine ha esaminato vari aspetti dei mutui ipotecari, come scopo del finanziamento, tipologia di tasso, durata e importo medio.
Scopo del finanziamento: acquisto casa e surroghe
In Veneto, la motivazione principale per sottoscrivere un mutuo è l’acquisto della prima casa, che rappresenta il 96,6% delle richieste. Solo una piccola parte riguarda operazioni di surroga (1,6%) o di consolidamento debiti (0,1%). Le richieste di mutuo per l’acquisto della seconda casa sono aumentate, rappresentando ora il 1,2% del totale. Rispetto al semestre precedente, si registra una crescita per l’acquisto della prima e seconda casa, mentre si osserva una lieve flessione per le surroghe e i mutui per liquidità.
Tipologia di tasso: preferenza per il tasso fisso
Il 90,1% dei mutui in Veneto è stato sottoscritto con un tasso fisso, una tendenza che continua a crescere (+18,2% rispetto al semestre precedente). Seguono i mutui a tasso misto (4,2%) e a tasso variabile (3,2%). La preferenza per il tasso fisso è legata alla stabilità della rata, dato che il tasso variabile può comportare aumenti o diminuzioni a seconda dell’andamento dei tassi di riferimento come Euribor o BCE.
Durata del mutuo: la fascia più scelta è tra i 26 e i 30 anni
In Veneto, la durata media dei mutui è di 27,3 anni, leggermente inferiore rispetto al semestre precedente (27,4 anni). La maggior parte dei mutui (70,4%) ha una durata compresa tra 26 e 30 anni. I prestiti con durata inferiore ai 10 anni sono marginali (0,1%) a causa dell’elevato costo delle rate mensili.
Importo medio del mutuo: in aumento
Nel I semestre 2024, l’importo medio dei mutui in Veneto è stato di 114.300 euro, in aumento rispetto al semestre precedente (111.100 euro). La maggior parte dei mutui rientra nella fascia di importo compresa tra 100.000 e 150.000 euro (44,1%). La percentuale di mutui superiori ai 200.000 euro è pari al 3,9%.