ROMA – Ariano Mazzelli, artista romano e ingegnere, presenta la sua nuova mostra “The Ideological World”, una riflessione potente e provocatoria sulla guerra, la politica e il potere. La mostra, che si inserisce nel solco del percorso espositivo dell’artista iniziato negli anni Ottanta, è il risultato di un’intensa riflessione scaturita dalla guerra in Ucraina, un evento che ha spinto Mazzelli a elaborare una serie di opere cariche di significato politico e sociale.
Un artista che non ha paura di provocare
Nato e cresciuto nelle zone periferiche di Roma, Mazzelli ha sviluppato una carriera che lo ha visto protagonista di mostre collettive e personali in Italia e all’estero, affrontando temi spinosi e di grande attualità, come il conflitto Israelo-palestinese con la mostra “Parole di Pietra” e la critica alla società moderna attraverso “Urbanring, muri puliti, popoli muti”. Ma la sua produzione artistica non si è limitata solo a momenti di riflessione sulla società: la sua mostra-evento “Requiem”, dedicata a Pier Paolo Pasolini, ne evidenzia anche l’intensa vena culturale e intellettuale.
Le sue opere sono sempre state un mezzo per esprimere dissenso, mettendo in discussione le dinamiche di potere e la visione della società. Questo nuovo progetto non fa eccezione: “The Ideological World” si inserisce in una linea di pensiero che critica apertamente le strutture politiche e artistiche contemporanee.
Il potere dell’arte senza filtri
Le opere in mostra sono caratterizzate da un linguaggio visivo potente e diretto, senza mediazioni o interventi critici. Mazzelli utilizza la sua arte come un “corpo contundente”, contro le disuguaglianze di potere e le ingiustizie. Le immagini, a volte distopiche e provocatorie, si pongono come una sfida diretta alla percezione tradizionale dell’arte, lontana dal “sistema arte” che, secondo l’artista, spesso costruisce la fama di un artista a tavolino, piuttosto che promuovere una vera voce critica e di dissenso.
Un’arte vicino alla gente
In perfetta coerenza con il suo pensiero, Mazzelli ha scelto luoghi non convenzionali per ospitare la mostra, come un locale che, pur non essendo uno spazio espositivo tradizionale, diventa un punto di incontro ideale per avvicinare l’arte alle persone, per renderla parte della vita quotidiana. L’idea di “colonizzare” questi luoghi, che normalmente non sono destinati all’arte, è in linea con la sua volontà di rendere l’arte accessibile e vicina al pubblico, in contrasto con la distanza spesso creata dal mondo dell’arte istituzionale.
Dettagli della mostra
La mostra “The Ideological World” sarà visitabile fino alla fine di marzo 2025, durante le aperture al pubblico del locale che ospita l’esposizione. Un’occasione unica per entrare in contatto con l’arte che sfida, provoca e invita alla riflessione, lontano dai canoni tradizionali del sistema espositivo.