Ezio Bosso è morto a 48 anni.
Il direttore d’orchestra, compositore e pianista torinese aveva una malattia neurodegenerativa da anni ma nonostante ciò era riuscito a diventare uno dei nomi più noti del panorama musicale italiano.
Pianista per caso come amava dire lui stesso durante le interviste il compositore aveva trovato la popolarità quando nel 2016 fu invitato da Carlo Conti come ospite d’onore al Festival di Sanremo.
Era nato a Torino il 13 settembre 1971.Dal 1º ottobre 2017 al 14 giugno 2018 è stato direttore stabile residente del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Sul palco dell’Ariston Bosso eseguì “Following a Bird”, composizione contenuta nell’album “The 12th Room”, che era uscito qualche mese rima senza enormi clamori, ma finì in classifica subito dopo l’esibizione, e da quel momento il suo nome e la sua arte sono diventate note al grande pubblico che ha continuato a seguirlo negli anni a venire.
Dal 2011 conviveva con una malattia neurodegenerativa diagnosticata dopo l’intervento per un tumore al cervello.
In un primo momento si parlò di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica.