PADOVA – La comunità di Padova piange la scomparsa di Danilo Aggio, morto il 15 gennaio a 62 anni a causa di un tumore che lo ha stroncato in breve tempo. Fino all’ultimo, Aggio ha rappresentato una figura di riferimento per il mondo bancario, sportivo e politico locale.
Una carriera tra sport e professione bancaria
Danilo Aggio era un funzionario di banca con oltre quarant’anni di carriera. La sua dedizione al lavoro e il suo impegno nel settore finanziario lo avevano reso una figura stimata, nota per la sua serietà e professionalità. Inoltre, Aggio aveva coltivato la sua profonda passione per il rugby, ottenendo traguardi importanti, come la vittoria di due scudetti con il Petrarca Rugby nel 1986 e nel 1987, nel ruolo di apertura, come riserva del leggendario David Campese.
Impegno civico e politico
Oltre alla carriera sportiva e lavorativa, Aggio si era sempre distinto per il suo impegno civico. Dal 2004 al 2009, aveva ricoperto il ruolo di consigliere di quartiere all’Arcella, partecipando attivamente alla vita politica della città. Si era anche candidato più volte alle elezioni comunali, nel 2014 con la lista Socialisti e Riformisti e nel 2022 con Padova Bene Comune per Sergio Giordani Sindaco.
Un legame profondo con il rugby
Cresciuto nel quartiere San Paolo e appassionato di rugby sin da giovane, Aggio aveva iniziato a giocare nelle giovanili del Petrarca Rugby, per poi passare in prima squadra, dove aveva ottenuto i suoi successi più importanti. Dopo aver contribuito ai successi del Tre Pini, squadra seconda del Petrarca, nel 1984, Aggio fu promosso alla prima squadra, con cui vinse gli scudetti. Successivamente, giocò anche per il Valsugana Padova.
Fabio Fusaro, ex compagno di squadra, ha ricordato Aggio come un giocatore elegante e determinato, sempre pronto a sostituire Campese, e come un amico fedele che ha continuato a seguire e supportare il Valsugana Rugby anche dopo il suo ritiro dal gioco.
Un ricordo che resterà indelebile
Danilo Aggio lascia un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, composta dalla madre e dal figlio Gianluca, ma anche tra i suoi amici e colleghi. La sua scomparsa, avvenuta in modo fulminante, ha colpito duramente chi lo conosceva: tanti i messaggi di cordoglio da parte dell’intera comunità padovana e del mondo della palla ovale.