La giovane promessa dello snowboard Sophie Hediger, membro della squadra nazionale svizzera di snowboardcross, è tragicamente scomparsa a soli 26 anni, vittima di una valanga ad Arosa, una località sciistica che conosceva bene. La notizia ha sconvolto il mondo dello sport, lasciando un vuoto enorme tra colleghi, amici e appassionati. Walter Reusser, CEO Sport di Swiss-Ski, ha espresso il suo sgomento per la morte della giovane atleta, porgendo le condoglianze alla famiglia della vittima.
Il tragico incidente e il rischio di valanghe
Secondo le prime ricostruzioni, Sophie si trovava in compagnia di un amico mentre praticava il freeride, un’attività che amava molto, fuori dalla pista battuta. Durante la discesa, la coppia ha imboccato una pista chiusa, ignorando il pericolo che correvano. Proprio mentre si trovavano su quella traccia, è avvenuto l’incidente: una potente valanga ha travolto Sophie. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, il corpo della giovane snowboarder è stato rinvenuto solo due ore dopo, e le manovre di rianimazione non sono riuscite a salvarla.
Le condizioni climatiche di quei giorni, caratterizzate da abbondanti nevicate, avevano elevato il rischio di valanghe, come sottolineato dalla polizia cantonale dei Grigioni, che ha avviato un’inchiesta per chiarire l’accaduto.
La carriera e i sogni spezzati di Sophie Hediger
Sophie Hediger era una delle atlete più promettenti della scena internazionale. Nella stagione 2023/24 aveva già conquistato due podi in Coppa del Mondo, mostrando un grande talento e una determinazione che l’avevano portata a diventare una figura di spicco nel suo sport. La sua seconda posizione nella prova generale per i campionati del mondo di St. Moritz l’aveva fatta sognare di poter vincere una medaglia nella sua Svizzera, a Engadina, il prossimo marzo. Un altro importante traguardo della sua carriera è stato raggiunto con la partecipazione ai Giochi Olimpici di Pechino 2022, dove si era fatta notare per le sue straordinarie capacità.
La passione per il freeride
Sophie Hediger non si limitava alle gare ufficiali, ma amava anche il freeride, un tipo di discesa fuori pista che esprimeva al meglio la sua passione per la neve e per la montagna. Ed è proprio mentre praticava questa attività, che aveva scelto per godere della libertà delle montagne, che è stata travolta dalla valanga fatale.
La sua morte lascia un segno indelebile nel mondo dello sport e un ricordo di una giovane atleta con un talento straordinario, che aveva ancora molto da dare.