Monitoraggio e prevenzione delle Pfas in Fvg: un'impegno per la tutela ambientale
Unanime approvazione in Aula per mozioni sul monitoraggio e la prevenzione delle sostanze inquinanti In una sessione del Consiglio regionale, sono state votate all'unanimità due mozioni riguardanti...
Unanime approvazione in Aula per mozioni sul monitoraggio e la prevenzione delle sostanze inquinanti
In una sessione del Consiglio regionale, sono state votate all'unanimità due mozioni riguardanti la presenza di sostanze inquinanti nell'ambiente. L'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, ha sottolineato l'importanza della tutela delle risorse idriche per il Friuli Venezia Giulia. In particolare, ha evidenziato l'impegno dell'Amministrazione nella monitoraggio e controllo dei composti contenenti sostanze perfluoroalchiliche (Pfas), garantendo così elevati standard di sicurezza ambientale.
La problematica delle Pfas e l'azione della Regione
Le sostanze perfluoroalchiliche sono conosciute da anni per la loro diffusione e persistenza nell'ambiente. Tuttavia, è stato nel 2013 con il caso di Trissino che la questione è emersa pubblicamente. Solo nel 2016 sono stati stabiliti i primi limiti normativi per le acque sotterranee, estesi alle acque potabili a partire dal 2023 in ottemperanza a una direttiva comunitaria. Ad oggi, non esistono ancora limiti specifici per altre matrici ambientali come le acque reflue o i terreni contaminati.
Il monitoraggio attivo dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente
L'Arpa ha avviato il monitoraggio delle Pfas nel 2017, ampliando costantemente il numero di sostanze analizzate fino a coprire tutti i 24 composti previsti dalla normativa europea sulle acque potabili. I limiti consentiti sono molto rigorosi, nell'ordine dei nanogrammi per litro, e l'azione dell'Arpa è costante e precisa.
Le fonti di Pfas e le aree critiche in Friuli Venezia Giulia
Le fonti di Pfas sono legate a diversi settori industriali e produttivi, grazie alle loro proprietà idrorepellenti, oleorepellenti e dielettriche. In Friuli Venezia Giulia, le aree di maggiore attenzione si trovano vicino a due principali corpi idrici: l'alta e media pianura occidentale pordenonese e una zona minore nel Comune di Premariacco, in provincia di Udine, collegata a una situazione di percolazione da discarica storica. Il monitoraggio è attivo in queste aree e le autorità competenti stanno adottando misure specifiche.
L'impegno della Regione per la prevenzione e il controllo delle contaminazioni
L'obiettivo della Regione è prevenire nuove fonti di contaminazione attraverso un'attenta sorveglianza delle attività a rischio e garantire la qualità dell'acqua destinata al consumo umano. Secondo Scoccimarro, la salute dell'ambiente è strettamente legata alla salute dei cittadini.
ARC/AL-LIS/ma