MONFALCONE – In occasione della Giornata della Memoria, il Comune di Monfalcone ha organizzato questa mattina una cerimonia commemorativa presso il cippo dei deportati, situato nel Cimitero di Via XXIV Maggio. Questo momento è stato dedicato a onorare le vittime dell’Olocausto e a ricordare i cittadini monfalconesi deportati nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’opportunità per rinnovare l’impegno a non dimenticare le atrocità subite dal popolo ebraico e da tanti altri gruppi perseguitati, tra cui gli italiani deportati per motivi politici.
La partecipazione della comunità
Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili e militari, le associazioni locali, come l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), e le scuole della città, rappresentate dalle classi 5°A e 5°B degli istituti Battisti e Cuzzi, e dalla classe 3°S della scuola Giacich. Il momento più emozionante è stato il canto delle scuole, che ha invocato la pace, con la forza della loro voce, rendendo ancora più intenso il ricordo delle vittime.
Le parole dell’assessore Cauci
L’assessore comunale Sabina Cauci ha sottolineato l’importanza del ricordo, affermando: “Abbiamo il dovere di ricordare il tragico periodo della persecuzione e dello sterminio degli ebrei, avvenuto unicamente a causa della loro etnia, così come gli italiani deportati per ragioni politiche. Anche Monfalcone ha pagato un pesante tributo umano: oltre cento cittadini sono stati deportati, ma solo la metà di loro è riuscita a fare ritorno.” Le parole dell’assessore hanno sottolineato l’importanza di non dimenticare il sacrificio delle vittime, ma anche di trasmettere il ricordo alle nuove generazioni.
Un progetto di memoria storica
La cerimonia ha anche visto l’annuncio di un importante progetto di memoria storica che coinvolgerà la città di Monfalcone: l’installazione della prima pietra d’inciampo in città, dedicata a Natale Marchese, un impiegato comunale a Ronchi dei Legionari. Marchese fu arrestato nel gennaio 1944 con l’accusa di aver fornito documenti falsi ai partigiani e, dopo una breve carcerazione a Trieste, fu deportato prima a Gusen e poi a Mauthausen, dove morì il 1° marzo 1945. La pietra d’inciampo sarà un simbolo della memoria e un monito per le future generazioni.
Lo spettacolo “Al di là del muro”
L’Amministrazione Comunale ha promosso anche lo spettacolo “Al di là del muro. Un artista nel Lager”, un progetto ideato e interpretato da Martina Carpi, tratto dal Diario di Gusen di Aldo Carpi. Le musiche di Fiorenzo Carpi sono state eseguite dal vivo da Walter Bagnato, e lo spettacolo ha avuto un grande successo, gremendo il Teatro comunale Bonezzi. A tale evento hanno partecipato anche le scuole medie Giacich e Randaccio, nonché le scuole secondarie di secondo grado Buonarroti e Pertini. La cerimonia ha quindi visto il coinvolgimento attivo della comunità scolastica, contribuendo a mantenere viva la memoria storica.
Un impegno per la memoria
La cerimonia si è conclusa con le parole di Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” Queste parole hanno ricordato a tutti che, pur non potendo comprendere appieno la dimensione del male inflitto durante l’Olocausto, è necessario che la memoria storica rimanga viva, affinché le nuove generazioni possano conoscere e tramandare il ricordo di quanto accaduto. L’Amministrazione Comunale ha così ribadito il proprio impegno a mantenere viva la memoria storica, promuovendo progetti e iniziative che educano alla pace, alla tolleranza e al rispetto reciproco.