La giornata di giovedì 12 settembre 2024 si preannuncia come il primo vero assaggio di autunno per le regioni del Nord-Est Italia, con un significativo cambiamento delle condizioni atmosferiche che interesserà sia il Friuli Venezia Giulia che il Veneto. Un’intensa perturbazione atlantica attraverserà queste aree, portando un brusco calo delle temperature, piogge diffuse e persino le prime nevicate in alta quota.
Il ritorno del maltempo
Dopo un inizio di settembre piuttosto mite, con temperature ancora tipicamente estive, l’arrivo di questa perturbazione segnerà un cambio di rotta. Il fronte freddo che attraverserà l’Italia settentrionale sarà responsabile di una drastica variazione climatica, con temporali intensi che si svilupperanno già nella notte tra mercoledì e giovedì. Le piogge interesseranno in particolare le aree alpine e prealpine del Friuli e del Veneto, estendendosi poi alle pianure e alle coste durante la mattinata di giovedì.
I fenomeni temporaleschi potrebbero essere localmente molto intensi, con accumuli significativi di pioggia in breve tempo, tanto che non si esclude il rischio di allagamenti locali nelle aree più esposte. Le zone montuose vedranno un’intensificazione dei fenomeni durante il pomeriggio, con rovesci che potrebbero essere accompagnati da grandine e forti raffiche di vento.
Crollo delle temperature
Uno degli aspetti più rilevanti di questa perturbazione sarà il marcato calo delle temperature. Dopo giornate in cui le massime avevano oscillato tra i 25 e i 28°C nelle principali città del Friuli e del Veneto, giovedì le temperature si abbasseranno drasticamente. In pianura, le temperature massime non supereranno i 20°C, con valori compresi tra 16°C e 19°C a seconda delle zone. Nelle valli alpine, invece, si scenderà addirittura sotto i 10°C, portando un netto contrasto con il clima estivo che ha caratterizzato le settimane precedenti.
Le temperature minime, registrate nelle prime ore del mattino e nelle ore serali, caleranno notevolmente, con valori attorno ai 10-12°C in pianura e punte di 6-8°C nelle aree montane. Questo crollo delle temperature sarà particolarmente evidente nelle zone interne e montane, dove il freddo inizierà a farsi sentire già dal mattino.
Prime nevicate sulle Alpi
Uno degli effetti più spettacolari di questo cambiamento climatico sarà la comparsa delle prime nevicate stagionali sulle Alpi e sulle Dolomiti. Il limite delle nevicate è previsto attorno ai 2000 metri di quota, ma nelle aree più fredde e in prossimità delle cime più alte potrebbe scendere anche intorno ai 1800 metri. Le nevicate interesseranno in particolare le vette del Tarvisiano e delle Dolomiti Bellunesi, con accumuli che potrebbero essere significativi, anticipando l’arrivo della stagione invernale.
Per gli appassionati di montagna, questa sarà una novità interessante, segnalando l’imminente inizio della stagione sciistica, anche se è ancora presto per considerare l’apertura degli impianti. Tuttavia, è un segnale di come l’estate stia definitivamente cedendo il passo all’autunno, con la possibilità di assistere a paesaggi imbiancati già nelle prossime settimane.
Condizioni del vento e mare
Oltre al maltempo e al freddo, ci si aspetta un’intensificazione dei venti, in particolare lungo le coste del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. I venti soffieranno da sud-ovest, con raffiche che potrebbero raggiungere i 40-50 km/h, specialmente nelle zone esposte e lungo le coste. Le condizioni del mare peggioreranno sensibilmente, con il mare mosso o molto mosso lungo tutto il litorale, dalla Laguna di Venezia fino al Golfo di Trieste. Sono previsti disagi per la navigazione e possibili ritardi nei collegamenti marittimi con le isole.
I pescatori e i diportisti sono invitati a prestare attenzione e a evitare uscite in mare, date le condizioni avverse. Le raffiche di vento e le onde alte potrebbero infatti rendere difficoltosa la navigazione.
Effetti a lungo termine
Guardando oltre giovedì, la situazione dovrebbe migliorare leggermente nel corso di venerdì, ma le temperature resteranno comunque basse. La stabilità atmosferica sarà ancora precaria, con la possibilità di nuove perturbazioni durante il weekend. La fase autunnale sembra destinata a proseguire, con ulteriori episodi di pioggia e vento, seguiti da un graduale miglioramento solo nella seconda metà di settembre.
Per quanto riguarda il ritorno a temperature più miti, questo potrebbe avvenire solo verso la fine del mese, anche se non si prevedono nuovi episodi di caldo estivo. È quindi consigliabile prepararsi al cambio di stagione, con giornate sempre più fresche e la possibilità di ulteriori episodi di maltempo nelle settimane a venire.
Giovedì 12 settembre 2024 sarà una giornata di maltempo diffuso, con temporali, un forte calo delle temperature e le prime nevicate sulle Alpi orientali. La perturbazione segnerà l’inizio di una fase più fredda e instabile, che caratterizzerà le regioni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto per i giorni successivi. Preparatevi dunque a un giovedì autunnale, con ombrelli e cappotti a portata di mano, e a uno spettacolare anticipo di inverno sulle montagne.