MESTRE (VENEZIA) – Un episodio che ha sconvolto profondamente la comunità di Mestre e che riporta con forza all’attenzione pubblica la questione della sicurezza e della tutela dei minori. Una studentessa di soli 11 anni è stata aggredita nel tardo pomeriggio di giovedì 10 aprile poco dopo l’uscita da scuola.
L’aggressore è un uomo di 45 anni che nel frattempo è stato fermato dai Carabinieri.
La ricostruzione dei fatti
La giovane, di ritorno da un’attività extra scolastica, si stava dirigendo verso casa. Pare che l’uomo, un italiano senza fissa dimora, l’abbia seguita per un breve tratto prima di approfittare di un momento in cui la studentessa era sola.
Lì si sarebbe consumata la violenza. Le grida della ragazza, sentite da un passante, hanno messo in fuga l’aggressore e permesso l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
I Carabinieri hanno rapidamente rintracciato il 45enne
La macchina investigativa si è mossa con tempestività. I Carabinieri di Mestre, supportati dalle immagini di videosorveglianza presenti in città, hanno tracciato i movimenti del sospettato e sono riusciti a rintracciarlo entro la stessa notte tra giovedì e venerdì.
Grazie a testimonianze raccolte e all’analisi dei video, è stato possibile identificare l’uomo. Portato in caserma, è stato sottoposto a fermo in attesa della convalida da parte del giudice. L’indagato non risulta essere residente a Mestre, e si ipotizza possa aver frequentato strutture di accoglienza in passato.
L’identità dell’aggressore e i precedenti
Secondo quanto emerso, il 45enne avrebbe già avuto precedenti per violenza sessuale. A conferma di ciò, un episodio risalente al 2016, avvenuto a Marcon, dove fu coinvolto in una violenza di gruppo ai danni di una diciottenne. L’uomo era stato condannato a sei anni e otto mesi, ma successivamente aveva fatto perdere le sue tracce, venendo rintracciato solo nell’agosto scorso.
Fondamentale in questo caso si è rivelato il sistema di videosorveglianza urbana, che ha permesso agli investigatori di ottenere rapidamente le prove utili per il fermo.
In attesa del verdetto del giudice
Con l’arresto dell’uomo, ora toccherà alla Procura e al giudice decidere il percorso giudiziario da seguire. Nel frattempo, si cerca di far luce su ogni dettaglio utile a ricostruire con esattezza i minuti precedenti e successivi all’aggressione.
La vittima, assistita da specialisti e accompagnata dai familiari, si trova ora al sicuro. Il lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti continua, mentre la città resta in attesa di giustizia.