Il progetto di Mazzarino per diventare Capitale della Cultura 2027
Il professor Roberto Grossi ha presentato oggi, nella sala Piersanti Mattarella al Palazzo Reale di Palermo, la candidatura di Mazzarino a Capitale della Cultura 2027. Questo dossier non è un progetto fatto a tavolino, ma mette in rete alcune cose che già esistono, come spiega Grossi. Si tratta di un progetto ambizioso che vede protagonista Mazzarino, l’unica città siciliana in competizione con altre 16 importanti realtà italiane, tra cui Reggio Calabria, Pompei, Brindisi, Gallipoli, Savona, La Spezia, Pordenone. Il sindaco di Mazzarino, Domenico Faraci, sottolinea che questo progetto rappresenta un processo di riprogrammazione economica e sociale centrata sui valori dell’arte, della cultura e della natura, puntando sulla vocazione storica e culturale della città.
Il progetto “Mazaris, il grano e le identità plurali”
Durante la conferenza stampa è stato illustrato il progetto “Mazaris, il grano e le identità plurali” in una sala gremita. Il Sindaco di Mazzarino, Faraci, sottolinea che indipendentemente dall’esito del concorso, considerano il percorso fino ad oggi una significativa vittoria. La condivisione e lo sforzo congiunto con altre amministrazioni comunali, enti Unesco, il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale e il Geopark Rocca di Cerere, fanno ben sperare e aprono prospettive inedite. Il progetto fa perno sulla vocazione storico-artistica del territorio, valorizzando l’eredità culturale e puntando sull’innovazione e il turismo sostenibile.
L’Assessore alla Cultura, Filippo Alessi, sottolinea che questa è un’opportunità non solo per Mazzarino, ma per tutta la Sicilia, dimostrando che anche i piccoli centri possono essere protagonisti di grandi storie di riscatto, innovazione e inclusività. L’Assemblea Regionale Siciliana ha confermato il suo impegno nel sostenere il progetto insieme all’amministrazione locale.
Il disegno di un Distretto culturale ed ambientale
Il Prof. Roberto Grossi, direttore del progetto, ha illustrato in dettaglio i contenuti, gli obiettivi e gli elementi della ricerca e dello studio realizzato dallo staff di Globart. Il progetto valorizza la cultura del grano, la vocazione agricola e paesaggistica del territorio e la sua stratificazione storico-culturale unica. Rappresentanti degli enti partecipanti al progetto hanno confermato il loro coinvolgimento, evidenziando l’importanza di creare nuova occupazione, rendere attraenti i luoghi e creare benessere diffuso.
L’intervento di enti come l’Ente Parco Archeologico di Morgantina e Villa Romana del Casale, la Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta, il sindaco di Noto per l’Itinerario della Val di Noto, l’Agenzia del Demanio e l’Assessorato regionale alle Infrastrutture della Sicilia, confermano l’ampio coinvolgimento e l’impegno per la realizzazione di questo ambizioso progetto culturale ed ambientale.