Il corpo del piccolo Mattia Cossettini, un bambino di soli 9 anni, è finalmente arrivato in Italia dopo la tragica morte avvenuta durante una vacanza in Egitto. La notizia è stata confermata dall’avvocata della famiglia, Maria Virginia Maccari, che ha anche lodato l’operato del Consolato italiano in Egitto per il supporto ricevuto.
Il rimpatrio della salma e il supporto delle autorità italiane
La salma del piccolo Mattia è stata inizialmente trasferita al Cairo, dove sono stati completati tutti i documenti necessari per il rimpatrio. Successivamente, il corpo è stato imbarcato su un volo che ha fatto scalo a Istanbul prima di arrivare a Venezia, dove è stato accolto dalla famiglia. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla costante collaborazione tra il Consolato italiano e la Farnesina, che hanno lavorato insieme per facilitare tutte le operazioni burocratiche e garantire il ritorno in Italia del piccolo.
Le dichiarazioni sulla presunta malattia preesistente e le indagini richieste dalla famiglia
Nel frattempo, le dichiarazioni diffuse dalla Direzione Sanitaria del Mar Rosso tramite un post su Facebook, che accennavano a una presunta patologia grave preesistente nel piccolo Mattia, come un tumore cerebrale e polmonite batterica, hanno sollevato preoccupazioni nella famiglia. La versione ufficiale riguardante la causa della morte non ha convinto i genitori del bambino, che hanno chiesto chiarimenti. La famiglia ha, infatti, richiesto che vengano effettuati ulteriori accertamenti per fare luce sulle reali cause del decesso e sulle circostanze che hanno portato a questa tragedia.
Questo caso, che ha toccato profondamente l’opinione pubblica, continua a sollevare interrogativi, con i genitori che cercano di ottenere risposte e verità sulla morte del loro piccolo. La vicenda rimane, quindi, sotto stretta osservazione, con l’obiettivo di chiarire eventuali responsabilità e di fare giustizia per Mattia.