Fondi sanitari insufficienti: la difficile programmazione
L’assegnazione di risorse per la sanità nella legge di bilancio di quest’anno sembra essere molto limitata rispetto all’anno precedente. Questo evidenzia una complicazione nella pianificazione. Secondo Federico Spandonaro, professore all’università degli studi di Roma Tor Vergata e presidente del comitato scientifico C.R.E.A. Sanità, i fondi attualmente disponibili per il sistema sanitario sono notevolmente inferiori rispetto a quanto sarebbe necessario per garantire un servizio sanitario confortevole.
“Tutti i Centri studi, inclusi quelli che coordino, concordano sul fatto che attualmente il Servizio sanitario nazionale non riesce più ad onorare gli impegni presi con la popolazione dovuto alla scarsità di risorse disponibili – spiega Spandonaro – quindi è necessario decidere se sia sufficiente una manutenzione straordinaria o se, come riteniamo nel nostro centro studi, sia necessaria una vera e propria trasformazione. Dobbiamo riportare le risorse in linea con gli impegni presi.”
Le risorse sono “purtroppo limitate. Dobbiamo riflettere su come sarà il Servizio sanitario nazionale nei prossimi anni, il che implica una rivalutazione della governance. Con un quarto della spesa sanitaria gestita privatamente, completamente separata da quella pubblica, e una serie di altre esigenze da coordinare, è necessario ripensare i principi del Servizio sanitario nazionale. Concetti come equità e integrazione, definiti 40 anni fa, non sono più adeguati ai tempi moderni e quindi dobbiamo lavorare su di essi per trovare una nuova base comune. È evidente – conclude Spandonaro – che il Servizio sanitario nazionale è una conquista civile e per riformarlo è necessario il consenso di tutti.”
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