Il manoscritto ritrovato, "Libro de cosina" esposto al pubblico per la prima volta

Il 12 aprile 2024 ha segnato una data memorabile per la cultura gastronomica italiana con l'esposizione al pubblico del "Libro de cosina" di Maestro Martino de Rossi, dopo un accurato restauro. Questo...

14 aprile 2024 06:02
Il manoscritto ritrovato, "Libro de cosina" esposto al pubblico per la prima volta -
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Il 12 aprile 2024 ha segnato una data memorabile per la cultura gastronomica italiana con l'esposizione al pubblico del "Libro de cosina" di Maestro Martino de Rossi, dopo un accurato restauro. Questo manoscritto, conservato presso la Biblioteca Civica di Riva del Garda, illumina un periodo storico in cui la cucina iniziava a evolversi con raffinatezza e innovazione. Maestro Martino, celebre cuoco lombardo del XV secolo, è riconosciuto per il suo impatto rivoluzionario nell'arte culinaria, lavorando per le corti degli Sforza e in Vaticano.

Iniziative e interventi: un progetto di restauro condiviso

Il progetto "Salviamo un Codice", promosso da Vittoria de Buzzaccarini e la casa editrice NovaCharta Editori, ha reso possibile questo restauro, evidenziando un modello di mecenatismo culturale di successo. Nel corso della cerimonia di presentazione, figure chiave come Silvia Betta, vicesindaco di Riva del Garda, e Marina Tomasi, responsabile della cultura, hanno sottolineato l'importanza di questo manoscritto per la comunità. Samantha Lenarda ha introdotto la riproduzione facsimilare e il commentario, rendendo il manoscritto accessibile a tutti gli interessati.

Un Patrimonio culturale di valore Universale

Il "Libro de cosina" non è solo una collezione di 287 ricette, ma un testimone della transizione dalla cucina medievale a quella rinascimentale. Martino de Rossi non solo introdusse tecniche innovative e l'uso equilibrato delle spezie, ma anche la considerazione degli aspetti estetici nel cibo, un concetto molto moderno per l'epoca.

Contributi e collaborazioni: una sinergia di sapere

Importanti contributi sono venuti da esperti come Leonardo Granata e Melania Zanetti, che hanno rispettivamente curato la paleografia e il restauro del manoscritto. La collaborazione tra storici del cibo, come Massimo Montanari e Fabrizio Lollini, ha arricchito ulteriormente il commentario pubblicato.

Impatto e significato del Progetto "Salviamo un Codice"

L'iniziativa di NovaCharta non solo preserva importanti manoscritti italiani, ma promuove anche la cultura del recupero e dello studio di opere che altrimenti rimarrebbero inaccessibili. Con il sostegno di istituzioni pubbliche e private, "Salviamo un Codice" ha finora restaurato quindici manoscritti, dimostrando l'efficacia di una collaborazione tra il settore pubblico e quello privato.

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