TREVISO – La sentenza è stata emessa il 14 gennaio, con il patrigno della vittima condannato a 5 anni e mezzo di reclusione e la madre a 2 anni di carcere per i maltrattamenti subiti dalla loro bambina, all’epoca dei fatti di soli 3 anni. Inoltre, il giudice ha ordinato un percorso di riabilitazione per la madre, finalizzato a riguadagnare la fiducia della piccola. I due accusati, originari del Kosovo, sono risultati irrintracciabili da quando è iniziato il processo.
Maltrattamenti fisici e psicologici
La vicenda ha avuto inizio quando i vicini di casa hanno allertato la polizia per le urla e i pianti provenienti dall’abitazione. Al momento dell’intervento, gli agenti hanno trovato la bambina in lacrime con evidenti segni di violenza fisica, tra cui ecchimosi sul viso e sulla testa. Nonostante il patrigno abbia tentato di negare qualsiasi coinvolgimento, è stato arrestato subito dopo l’arrivo delle forze dell’ordine.
Abusi costanti e segni evidenti di violenza
Secondo le indagini, il patrigno e la madre della bambina l’avrebbero costantemente maltrattata, sottoponendola a violenze fisiche e psicologiche, come punizioni ingiustificate. La piccola è stata anche esclusa dalla casa e costretta a stare da sola. I segni delle violenze sono stati evidenti: la bambina ha dovuto ricevere cure ospedaliere per sei giorni, e durante l’incidente probatorio ha raccontato alla psicologa di essere stata picchiata regolarmente. Dopo un periodo in comunità, la bambina è stata affidata a una nuova famiglia.