LORIA (TREVISO). Diventare papà è un dono della vita, che per taluni si traduce in pura magia, come se quella vita “chiamasse” con una voce più forte di ogni tragedia. Lo sa bene Luca, marito di Vanna e papà di Jacopo, residente a Loria (Treviso).
Una sera del febbraio 2012, a 33 anni, è preso da vomito e al mattino si ritrova con gli occhi viola. Dopo un mese si sveglia con un dolore al braccio sinistro che non passa più; si reca in ospedale, e là la diagnosi: pericardite, linfonodi gonfi e una massa da identificare nella parte del timo.
Le successive analisi le fa allo IOV, che lo instrada su un ciclo di terapie oncologiche. “Mia mamma, dopo una malattia durata 20 anni, un mese prima di morire, immobile a letto, mi ha detto ‘Luca, ricorda che ci sono persone che stanno peggio di me’. Allora devi solo imparare, capire e affrontare tutto con la forza di un leone”.
Oggi questo ragazzo sta bene, è sposato, e nel 2017 è diventato papà di Jacopo.
“In occasione della Festa del Papà, condivido volentieri la testimonianza di Luca – ha scritto il presidente del Veneto Luca Zaia sul proprio profilo Facebook – per lanciare un messaggio di speranza a tutti coloro che stanno affrontando la malattia, un percorso sempre angosciante, spesso tortuoso”.