Un bosco nel cuore dell’area industriale di Padova con 2500 piante, bacini idrici e aree verdi.
Così è destinata a cambiare una delle zone produttive più importanti del nordest, con il progetto relativo al polo logistico di via Svezia del gruppo Alì, player della grande distribuzione.
Un intervento che sta facendo discutere perché prevede l’ampliamento dell’attuale magazzino, con conseguente consumo di suolo, ma che contestualmente darà alla luce una delle più importanti aree verdi sviluppata all’interno di una zona industriale.
Stando a un recente studio proprio dell’Università di Padova, pubblicato sulla rivista internazionale «ISPRS International Journal of Geo-Information», il verde pro capite di competenza comunale in città è pari a 23,7 mq.
Si tratta di valori in linea con gli standard europei, dove i cittadini hanno accesso a circa 18 mq di spazio verde pubblicamente accessibile nei confini della loro città; con un valore di riferimento di 20 mq per persona.
Ovviamente la zona industriale è una delle aree con le statistiche peggiori da questo punto di vista. Proprio per questo motivo il progetto al centro della discussione, potrebbe rappresentare un punto di svolta proprio per le opere di mitigazione previste.
49.473 mq, pari a circa il 32% dell’intera area interessata all’ampliamento, saranno infatti destinati al verde.
E’ prevista la piantumazione di alberi, arbusti e rampicanti per un totale di quasi 2500 piante, un piccolo polmone verde.
Uno studio dell’Università di Firenze stima in 2 milioni e 300 mila chili l’assorbimento di Co2 nei prossimi 30 anni.
Le opere di mitigazione idraulica, bacini a cielo aperto, sono state sovra-dimensionate in modo da compensare eventi meteorologici più intensi rispetto a quanto previsto dalla normativa.
Sul tetto verranno posizionati pannelli fotovoltaici, l’illuminazione full led e il rivestimento di parte del magazzino è previsto in ceramica fotoattiva che pulisce l’aria.
Questo materiale contiene al suo interno il biossido di titanio TiO2 che, attivato dalla luce del sole e attraverso l’umidità, reagisce ed elimina le sostanze nocive presenti nell’aria, migliorando la qualità nei pressi dell’edificio.
Il progetto si inserisce perfettamente nel solco delle nuove dinamiche di sviluppo della logistica green, una tendenza che anche in Italia sta facendo registrare importanti passi in avanti.
L’intervento del gruppo Alì rappresenta infatti uno dei primi sviluppi green in Italia nel comparto della grande distribuzione, che sta così seguendo altri settori che hanno già adottato questo tipo di politiche come per esempio il settore della moda.