Da gennaio 2024 l’ambulatorio di “linfodrenaggio Andos”, presso l’ospedale di Lonigo, avrà un nuovo fisioterapista grazie al Comitato Andos Ovest Vicentino e al sostegno della Fondazione Graziano Peretti. In questo modo si contribuirà a ridurre le liste d’attesa di coloro che devono sottoporsi alle sedute di linfodrenaggio. Si tratta di una particolare tecnica di massaggio per il trattamento del linfedema, il cosiddetto “gonfiore al braccio” che può manifestarsi dopo l’asportazione dei linfonodi ascellari o, più raramente, del linfonodo sentinella per un intervento al seno.
Nuovo fisioterapista e ampliamento del Servizio
A curare il servizio, ogni martedì e giovedì mattina, sarà il fisioterapista Daniele Meggiolaro.
“Sono tre gli ambulatori in cui viene proposto il linfodrenaggio: Montecchio Maggiore, dove il servizio viene effettuato tutti i giorni e vi è il maggior bacino d’utenza, Valdagno e Lonigo. A Lonigo, però, era evidente una carenza che, per la difficoltà di reperire fisioterapisti, portava ad allungare la lista d’attesa – spiega Isabella Frigo, presidente del Comitato Andos Ovest Vicentino –. Ancora una volta ci è venuta incontro la Fondazione Peretti cofinanziando il lavoro di un professionista per un anno. Insieme sosterremo il servizio per un ammontare complessivo di oltre 12mila euro”.
Impegno continuo per la salute delle donne
“Il nostro impegno sarà quello di mantenere attivo il servizio negli anni, in modo da garantire a molte donne la giusta cura a fronte di un intervento molto delicato sia dal punto di vista psicologico che fisico – precisa Giuseppe Valter Peretti, presidente della Fondazione Graziano Peretti –. Ringraziamo per la disponibilità Daniele Meggiolaro, fisioterapista che da anni lavora al fianco della Fondazione, e l’Andos per la collaborazione”.
Approccio terapeutico e benefici del Linfodrenaggio
Il medico fisiatra dell’Ulss 8 Berica, dott. Ferruccio Savegnago, esperto in linfedema, afferma: “Il linfedema è una patologia cronica e ingravescente, tale da determinare quadri più o meno severi di disabilità. Fra tutti gli approcci terapeutici in uso, quello ritenuto più confacente per raggiungere i risultati migliori e mantenerli nel tempo, nonché per prevenire la naturale progressione della malattia, è il trattamento fisico combinato. Si tratta di un complesso di terapie che prevede il linfodrenaggio manuale, il bendaggio multistrato, la pressoterapia sequenziale, l’attività fisica e la contenzione elastica”.
“Il linfodrenaggio apporta molti benefici, per esempio favorisce la circolazione della linfa contribuendo allo smaltimento e alla rigenerazione, ossigena i tessuti, facilita la riparazione, l’introduzione di fattori immunitari e lo scorrimento dei tessuti. In caso di asportazione dei linfonodi, inoltre, aiuta il drenaggio attraverso i linfonodi vicarianti – conclude il fisioterapista Daniele Meggiolaro –. Sono felice di questa nuova collaborazione e di dare il mio apporto alle persone operate al seno”.
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