LEVICO TERME (TRENTO)– Un episodio surreale ha tenuto impegnati per ore i soccorritori nei boschi della zona di Compet, a Levico Terme. Nella notte tra sabato 1° marzo e domenica 2, un’auto è finita fuori strada andando a schiantarsi contro un muro lungo la discesa da Vetriolo.
L’intervento dei soccorsi ha però preso una piega inaspettata, dando il via a un’operazione di ricerca durata ore.
L’allarme per un disperso che non esiste
Quando i vigili del fuoco e i sanitari sono arrivati sul posto, hanno trovato nell’auto incidentata solo un giovane, seduto però sul sedile del passeggero. A lanciare l’allarme erano stati due suoi amici, a bordo di un’altra vettura, che hanno subito riferito della presenza di una quarta persona, che però non era sul posto.
A quel punto sono partite le operazioni di ricerca nei boschi circostanti, con l’intervento del soccorso alpino e dei vigili del fuoco di Levico Terme. Per individuare il presunto disperso sono state impiegate anche termocamere a infrarossi, nella speranza di rilevare la presenza umana nel buio della notte.
Tre ore di ricerche senza esito
Per oltre tre ore i soccorritori hanno battuto la zona, cercando il fantomatico disperso. Tuttavia, con il passare del tempo, è emerso un dettaglio sconcertante: la quarta persona non esisteva. Non si sa se si sia trattato di un errore, di un malinteso o di un tentativo deliberato di depistare i soccorsi.
Indagini in corso, possibile denuncia
Ora la vicenda è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana, che stanno cercando di chiarire la dinamica dell’incidente e il motivo dell’allarme infondato. I tre giovani rischiano una denuncia per procurato allarme, reato che può comportare conseguenze legali rilevanti.
Le indagini dovranno anche stabilire chi fosse alla guida del veicolo al momento dell’incidente e se siano state violate norme del codice della strada.