Il quadro è quello sintetizzato da un numero: meno 14,8 per cento di assunzioni nel manifatturiero rispetto a marzo. Un calo che fa retrocedere in secondo piano il +9% rispetto all’aprile del 2021. Ma allora era zona rossa. Il caso specifico, invece, riguarda un settore – quello della ristorazione e dell’alberghiero – che dichiara lo stato di allerta: non si trovano lavoratori stagionali, e la prossima estate rischia di essere salvata solamente dal personale extracomunitario, profughi ucraini inclusi. E il ristoratore fa mea culpa: «Dobbiamo pagarli di più, i turni sono massacranti».