Trump adotta una strategia di sanzioni più rigide e meno armi nella guerra Russia-Ucraina
La strategia di Donald Trump in relazione alla guerra tra Russia e Ucraina si sta delineando attraverso le decisioni ‘indirette’ che il nuovo presidente degli Stati Uniti ha preso in vista dell’insediamento del 20 gennaio.
L’ultimo segnale, in ordine di tempo, arriva da Scott Bessent, scelto da Trump per la carica di Segretario del Tesoro. Bessent ha avvertito la Russia e le compagnie petrolifere che con l’avvento della prossima amministrazione americana troveranno sanzioni ancora più severe.
“Se qualche funzionario russo sta assistendo a questa udienza di conferma, deve sapere che se sarò confermato e se il Presidente Trump chiederà di porre fine alla guerra in Ucraina, sarò al 100% d’accordo con l’inasprimento delle sanzioni, in particolare sulle major petrolifere russe, a livelli che porteranno la Russia al tavolo”, ha dichiarato Bessent.
Un’altra mossa significativa è stata la rimozione di Michael Turner dalla guida della commissione Intelligence da parte dello Speaker della Camera, Mike Johnson, su suggerimento di Trump. Turner, grande sostenitore degli aiuti militari all’Ucraina, è stato criticato per le resistenze dei colleghi repubblicani nei confronti di Kiev. Johnson ha dichiarato che con il nuovo Congresso c’è bisogno di un nuovo inizio, negando che sia stata una decisione di Trump.
La nuova linea: armi a Kiev
Il cambio di leadership della commissione conferma che i repubblicani, ora al controllo dell’intero Congresso e della Casa Bianca, vogliono cambiare drasticamente l’approccio alla guerra in Ucraina. La nuova direzione è stata articolata da Marco Rubio durante un’audizione al Senato per la sua nomina a segretario di Stato.
Rubio ha sottolineato che la guerra in Ucraina deve finire e che questa dovrebbe essere la politica ufficiale degli Stati Uniti. Ha criticato l’amministrazione Biden per non aver delineato l’obiettivo finale del conflitto e ha contestato l’impegno al fianco di Kiev fino a quando sarà necessario.
Rubio ha ribadito che la guerra deve finire e ha indicato che la Russia non potrà prendere tutta l’Ucraina, poiché gli ucraini combattono con coraggio e il Paese è troppo grande. Ha anche sottolineato che l’Ucraina da sola non potrà respingere le forze russe senza un sostegno adeguato.
Il futuro segretario di Stato ha promesso una “diplomazia audace” e ha sottolineato che è irrealistico pensare che l’Ucraina possa sconfiggere le forze russe da sola.