Lโamministrazione comunale ha incontrato questa mattina in Sala Consiglio il vescovo di Kiev Oleksandr Yazlovetskij. Lโaula, casa della politica della cittร e dei suoi residenti, ha ospitato un lungo incontro aperto ai consiglieri e allโintera cittadinanza durante il quale il sindaco Christofer De Zotti e il presidente del consiglio, Lucas Pavanetto, hanno portato il proprio saluto a monsignor Yazlovetskij. Il vescovo ha accolto lโinvito dellโamministrazione che, grazie alla collaborazione dellโassociazione culturale Monsignor Giovanni Marcato, ha voluto tradurre in azioni concrete il sostegno ai popoli dellโEst Europa chiamati ad affrontare le tragedie di un conflitto bellico.
โLa riscoperta del valore di comunitร รจ una delle sfide, delicata e decisiva, a cui tutti noi siamo chiamati in questโepocaโ ha affermato il sindaco De Zotti, sottolineando le numerose azioni concrete messe in campo da privati cittadini e associazioni di categoria per aiutare nellโemergenza i popoli colpiti dalla guerra. Ultima iniziativa in ordine temporale, la donazione di 44 generatori di energia elettrica alla diocesi di Kiev che รจ stata ricordata da Pierfrancesco Contarini, presidente dellโAssociazione jesolana albergatori in rappresentanza di tutte le associazioni di categoria, delle associazioni e dei privati che hanno reso possibile questo gesto. โIl popolo jesolano fa dellโaccoglienza una delle sue peculiaritร โ riprende il primo cittadino -. Accoglienza che commercialmente si declina nella vincente propensione allโospitalitร turistica di questo territorio, ma che in molte occasioni ha dimostrato di tradursi in generositร e solidarietร , in spirito di caritร cristiana e di capacitร di fare il bene senza pretendere indietro alcunchรฉ. Rimanere indifferenti di fronte al dolore non รจ una nostra caratteristicaโ. Un messaggio cui hanno fatto eco le parole del presidente del consiglio comunale Lucas Pavanetto: โAnche queste terre hanno conosciuto la guerra, l’occupazione e la fame. Ma rimanendo legate alle proprie radici hanno saputo crescere rigogliose. Anche partendo dalla sabbia dello Jesolo Sand Nativity vogliamo portare un messaggio di pace al popolo ucraino che in questo periodo natalizio sta vivendo la propria passione. Chi, come noi, ha saputo portare il proprio fardello, puรฒ manifestare una piรน forte vicinanza e comunione, anche solo di natura spirituale, con chi come lei e suoi fratelli sta vivendo ora lโepoca piรน buiaโ.
Monsignor Yazlovetskij, al fianco dei parroci di Jesolo don Gianni Fassina e don Lucio Cilia, ha spiegato: โNoi ucraini siamo molto legati allโItalia, in particolare i religiosi che in molti casi hanno studiato nelle vostre universitร . Abbiamo conosciuto la vostra cultura e imparato le vostre abitudini. Tornare e sentire le vostre parole รจ un poโ come tornare a incontrare degli amici. A fine febbraio, quando รจ scoppiata la guerra, noi non ce lโaspettavamo. Si diceva, sรฌ, che i russi stavano spostando le truppe vicino al confine ma credevamo volessero solo spaventare. Fino allโultimo giorno abbiamo costruito strade e vissuto normalmente. Quando poi la guerra รจ scoppiata, nessuno poteva credere fosse vero nรฉ cosa dire alle persone, spiegare perchรฉ dio consentisse tutto questo. ร stato terribile. Abbiamo capito che la nostra vita sarebbe cambiata per sempre, che si era divisa in due: prima della guerra, dopo la guerra. Adesso, in ogni momento, mi sembra di sentire i rumori della guerra. Prima si รจ acceso il termosifone e io credevo fossero le sirene. Passa unโauto e mi sembra un aereo. Non ho paura, ma il mio corpo reagisce cosรฌ. Questo che state facendo per noi, il vostro aiuto, รจ davvero prezioso. Vi ringrazio di cuore, vi auguro la pace e di trascorrere bene questo Nataleโ.
Ad aprire lโincontro con lโamministrazione, il consiglio e la cittadinanza รจ stata lโesibizione del coro San Sebastiano del Comune di Jesolo che ha cantato โSignore delle cimeโ, dedicando il brano a tutti i caduti di ogni guerra, e lโโHallelujahโ di Leonard Cohen. A dare il benvenuto e portare il loro messaggio di sostegno al vescovo Yazlovetskij sono stati poi il sindaco dei ragazzi, Daisy Zorzetto, gli studenti delle scuole Michelangelo, che hanno donato al vescovo una tela con dei loro versi, Dโannunzio, in rappresentanza dei quali รจ intervenuto un compagno di origine ucraina, e Cornaro. Questi ultimi hanno illustrato il progetto sugli acrostici, realizzato nei mesi scorsi ed esposto in sala consiliare.
Monsignor Yazlovetskij celebrerร oggi alle 18.30 una messa nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice e la sera, a partire dalle 20.45, sarร protagonista del dibattito dal titolo โDal buio della guerra alla luce della paceโ ospitato presso la chiesa di San Giovanni Battista. Alle 22.15, presso il parco fluviale, parteciperร alla fiaccolata silenziosa fino alla statua della Regina Mundi.
Domani, giovedรฌ 8 dicembre, il vescovo di Kiev inaugurerร il Presepe di ghiaccio di Jesolo insieme a monsignor Gianni Fassina. Alle 16.30 presenzierร a un concerto organizzato presso la parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice. Alle 18.30, infine, sarร al fianco del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, per lโinaugurazione dello Jesolo Sand Nativity durante la quale riceverร dalle mani di questโultimo la Luce della pace di Betlemme.