Il tempo libero: quanto ne ha ognuno di noi?
Come trascorrono il tempo libero gli italiani?
Prima di rispondere a questa domanda, sarebbe bene chiedersi di quanto tempo libero dispongano i cittadini dello Stivale. E, a guardare i dati messi a disposizione da Istat ed Eurostat, non sembrerebbe che ne abbiamo poi tanto, soprattutto se ci mettiamo a confronto con altri paesi europei, a maggior ragione con quelli del nord del Vecchio Continente!
Eh già, perché se i finlandesi guidano la classifica del tempo libero, con ben 5 ore e 50 minuti al giorno da dedicare a … quello che vogliono, noi ci fermiamo a 4 ore e 54 minuti. Sembrano pochi, ma 56 minuti in meno ogni giorno fanno una bella differenza, soprattutto se considerati nel medio periodo (il mese, ad esempio).
Certo, c’è chi è messo peggio di noi, come i cittadini di Lussemburgo e Romania, che perdono ben mezz’ora al giorno di disponibilità in attività lavorative o altro, ma può essere una consolazione? Ognuno deciderà per quello che lo riguarda!
Tempo libero: come viene determinato?
Ma cosa fanno gli europei durante il proprio tempo libero? O meglio, quali attività hanno preso in considerazione i ricercatori per definire quel tempo della giornata da definirsi “free”?
Fondamentalmente, tutto ciò che non rientra nello svolgimento di attività professionali e lavorative retribuite e di cura della casa.
È libero, quindi, il tempo che ciascuno di noi dedica alla partecipazione ad attività religiose e sociali, ai divertimenti, alle attività culturali, al riposo, allo sport, alle attività all’aperto (come il giardinaggio), alle arti, ad ogni tipo di passatempo, all’informatica, alla comunicazione, ai giochi, alla fruizione di mass media (cartacei, televisivi, …), alla vita sociale in generale e al riposo (ad esclusione di quello notturno).
Il tempo libero dell’italiano medio
Come è distribuita la giornata dell’italiano medio? Il 48% delle 24 ore è dedicato alla cura personale, compreso quindi il sonno ristoratore (circa 7 ore a notte), il parrucchiere, l’estetista, … Il lavoro retribuito impegna i nostri concittadini per l’11,9%, cui va aggiunto il 14,3% per il lavoro non retribuito. Restano un 5,3% “perso” negli spostamenti e quindi un 20,4% per il tempo libero.
Vediamo allora cosa fanno gli italiani quando non lavorano e quando non dormono.
Il 39% del tempo viene trascorso davanti alla televisione: se è vero che i giovani e i giovanissimi preferiscono smartphone, tablet e pc alla vecchia e superata TV, questo dato è allora fortemente influenzato dall’età media avanzata degli italiani; è tra gli anziani, infatti, che si riscontra il maggior numero di ore davanti allo schermo di casa (quiz e serie televisive, oltre ai notiziari, fanno da traino).
Fortunatamente, però, l’italiano non resta solo in casa, ma esce e dedica il 18% del tempo alla vita sociale, cui va aggiunto il 10,9% dello sport e delle attività all’aria aperta: il fiorire di palestre in tutti i quartieri e il culto del fisico e della salute “a tutti i costi” stanno trascinando sempre più giovani e meno giovani a praticare una o più discipline sportive (running, ciclismo, arti marziali, fitness…).
Ma torniamo in casa, dato che il 5,8% del tempo libero è assorbito dall’uso di pc e dalla navigazione online, attività che oramai si possono considerare senza ombra di dubbio intergenerazionali: dai bambini della scuola primaria fino ai nonni più anziani, tutti usano internet (social media, gioco online, etc.).
Che l’Italia sia un paese in cui si legge poco si sapeva e i dati della ricerca lo confermano: ogni giorno, delle 5 ore scarse di tempo libero, solo il 5,8% (17 minuti) è trascorso sui libri ed ancor meno per andare a teatro, cinema e partecipare ad attività culturali in genere (1,4%). Infine, per il resto del tempo libero gli italiani riposano (13,6%) o si dedicano a passatempi e giochi di tipo diverso.
Le differenze d’età e di genere nella disponibilità di tempo libero
I numeri appena visti ci parlano del monte ore a disposizione dell’italiano medio e di come lui o lei lo utilizzino. Ma, come è facile immaginare, non tutti hanno la stessa disponibilità di ore nell’arco della giornata, né della vita.
Ecco, quindi, che se gli over 65 hanno a disposizione per loro più di un quarto della giornata (26,5%) e i giovani tra 15 e 24 anni poco di meno (22,6%), tra 25 e 44 anni le ore libere calano in modo vertiginoso: solo il 16,4%, a causa del lavoro e degli impegni famigliari.
Allo stesso modo, c’è, come spesso accade, una forte differenza di genere. Le donne, che tradizionalmente si occupano della casa e della cucina, hanno, rispetto agli uomini, mediamente 55 minuti in meno di tempo ogni 24 ore. E anche se, negli ultimi anni, c’è stato un aumento del tempo a disposizione di ognuno di noi, la differenza di genere non si è assottigliata: 14 minuti in più per gli uomini, 17 minuti per le donne.