Scoperta una truffa da oltre mezzo milione di euro nelle borse di studio
Una maxi truffa è stata scoperta nell’ambito delle borse di studio, con un ammontare complessivo superiore a mezzo milione di euro. L’operazione denominata ‘Fake home’ ha coinvolto ben 80 studenti stranieri, principalmente iraniani, indiani e pakistani, accusati di partecipare a un ingannevole meccanismo per ottenere indebitamente borse di studio dall’Ente regionale per il diritto allo Studio universitario del Piemonte, violando i requisiti previsti.
La scoperta dell’inganno
La Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con l’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario del Piemonte (Edisu), ha condotto un’indagine che ha rivelato una serie di anomalie legate a un cittadino ucraino residente a Torino. Quest’uomo, proprietario di quattro immobili, aveva stipulato un numero sproporzionato di contratti di locazione con studenti stranieri, senza che essi occupassero realmente gli alloggi. Questi studenti, amici degli effettivi inquilini, venivano utilizzati per ottenere indebitamente le borse di studio, falsificando la disponibilità di alloggio a pagamento.
L’inchiesta ha anche evidenziato che il fenomeno truffaldino veniva alimentato attraverso il passaparola all’interno della comunità universitaria, tramite chat di vari social media. Un altro proprietario di alloggi, un italiano di 34 anni residente a Torino, è stato individuato come complice nel consentire a tre studenti stranieri di ottenere indebiti vantaggi pubblici.
Il meccanismo fraudolento scoperto ha permesso agli studenti stranieri di ottenere borse di studio per un totale di 513.522,95 euro, finanziati in parte con risorse del Pnrr, e di essere esentati dal pagamento delle tasse universitarie. Al momento delle procedure concorsuali per l’anno accademico 2024/25, sono stati esclusi 11 studenti dalla graduatoria. Complessivamente, sono state denunciate 26 persone (tra cui proprietari di immobili, intermediari e studenti) per aver indebitamente ottenuto erogazioni pubbliche.
Per 47 studenti, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 404.544,61 euro, mentre uno di loro è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per aver superato il limite stabilito dalla legge per la condotta penalmente rilevante. L’Edisu Piemonte ha richiesto la restituzione dei benefici già erogati per 323.807,45 euro e ha bloccato ulteriori contributi non dovuti per 189.715,50 euro.