«L’amore è incomprensibile, una forma di pazzia». Questa affermazione racchiude l’essenza del nuovo romanzo di Viola Ardone, Grande meraviglia, che sarà al centro dell’incontro di Fuoricittà_Autunno. L’evento si terrà giovedì 7 novembre, alle ore 21, presso il Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons. Con l’autrice dialogherà Antonella Silvestrini, dando vita a una conversazione che esplorerà le pagine di una storia intensa ed emblematicamente legata al tema della salute mentale e dell’amore.
Un viaggio attraverso la follia e la bellezza
Viola Ardone, già nota per i suoi precedenti successi, tra cui Il treno dei bambini e Oliva Denaro, completa con questo romanzo un’ideale trilogia del Novecento. Grande meraviglia racconta le vicissitudini di Elba, la cui vita è segnata dall’esperienza di vivere in un manicomio, un luogo descritto con una combinazione di comicità e terrore. La protagonista, il cui nome richiama un fiume del Nord, si confronta con il suo mondo interiore e con la realtà di un’istituzione spesso temuta e fraintesa.
L’incontro, promosso dalla Fondazione Pordenonelegge.it in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cordenons, è ad ingresso gratuito. È consigliata la prenotazione tramite il proprio account mypnlegge sul sito www.pordenonelegge.it. Per informazioni, contattare il numero 0434.1573100 o inviare una mail a segreteria@pordenonelegge.it. Fuoricittà_Autunno è curato da Gian Mario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet.
La trama di “Grande meraviglia”
Nel romanzo, Elba vive inizialmente con sua madre in un luogo che chiama il mezzomondo, che in realtà è un manicomio. Dopo la scomparsa della madre, la giovane protagonista cresce scrivendo il suo Diario dei malanni di mente, raccontando le esperienze vissute con i medici e il personale del manicomio. La sua vita prende una svolta quando incontra il giovane psichiatra Fausto Meraviglia, il quale decide di liberarla dall’istituzione e, seguendo i principi della legge Basaglia, le offre un nuovo inizio, portandola a vivere con lui.
Ardone utilizza uno stile di scrittura intenso e musicale per esplorare il concetto che l’amore degli altri non dipende solo dalle nostre azioni, ma è anche una questione di riconoscimento e di esistenza. La narrazione si snoda attorno al mistero e al prodigio dell’amore, mostrando la necessità umana di essere visti e riconosciuti.
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