Venezia – In Veneto, circa 600.000 persone convivono con l’incontinenza, un dato allarmante che include 490.000 casi di incontinenza urinaria. Tuttavia, solo un esiguo 0,6% di queste persone cerca terapie specialistiche, evidenziando un problema di accesso e consapevolezza che necessita di attenzione. Questi dati sono stati diffusi dall’Associazione Incontinenti e Stomizzati del Veneto (AISVE Regionale), che da anni lavora per sensibilizzare e informare sulla gestione dell’incontinenza urinaria, fecale e delle stomie.
L’importanza della sensibilizzazione
“Ci occupiamo di rilevare sul territorio i bisogni del cittadino incontinente o stomizzato, con l’intento di migliorare le sue condizioni di vita e aiutare l’azione insostituibile dei caregiver”, spiega Antonella Trolese, presidente di AISVE Veneto. L’associazione sottolinea l’importanza di fornire informazioni corrette affinché le persone affette da queste problematiche possano orientarsi verso le cure appropriate disponibili nel servizio sanitario del Veneto.
Incontro informativo all’ospedale Città del Piave
Mercoledì 6 novembre, dalle 8.00 alle 13.00, l’ospedale Città del Piave (aula Girardi) ospiterà un incontro aperto alla popolazione, dove il personale dell’associazione e i professionisti medici dell’Ulss4 parleranno di incontinenza e stomia. Questa iniziativa fa parte della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Federazione delle Associazioni di Incontinenti e Stomizzati del Veneto, sostenuta dall’Ulss4.
Un’arte per sensibilizzare
L’iniziativa “SIAMO UN’OPERA D’ARTE” si distingue anche per l’esposizione di opere artistiche famose, alle quali sono stati applicati presidi per incontinenza e stomia, con l’autorizzazione dei Beni Culturali e di Pubblicità Progresso. Questo progetto intende valorizzare la bellezza di ogni persona portatrice di disabilità nascoste, come una stomia o l’incontinenza, rendendo visibile una realtà spesso stigmatizzata.
Ambulatori specializzati
Negli ospedali di San Donà di Piave e Portogruaro, sono attivi ambulatori dedicati per persone con stomie urinarie e addominali, gestiti da infermiere stomaterapiste qualificate. Queste professioniste svolgono un ruolo cruciale nel soddisfare i bisogni fisici, psichici ed educativi dei pazienti, supportandoli nel processo di accettazione della propria condizione e favorendo il reinserimento nella vita quotidiana, sia familiare che lavorativa.
L’accesso a questi ambulatori può avvenire tramite prenotazione durante il ricovero, con richiesta concordata con l’infermiera stomaterapista, tramite impegnativa del Medico di Medicina Generale o direttamente in caso di emergenze.
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