Il Consiglio dei ministri ha deliberato tre mesi di stato di emergenza per consentire gli interventi della Protezione civile all’estero e della protezione civile europea. Tra le altre cose, ad esempio, ci sono quasi duecento milioni di euro per aumentare l’impegno militare italiano nella Nato. Ma anche fondi che servono a finanziare misure di protezione per il personale delle ambasciate italiane
A comunicarlo è stato lo stesso governo guidato da Mario Draghi, che ha diramato una nota per la stampa qualche ora dopo la conclusione del Cdm di oggi pomeriggio.
Decise misure per far dare immediata risposta alle necessità legate allo scoppio della guerra. Risorse per 174,4 milioni per partecipare al potenziamento dei dispositivi Nato a fronte dell’attacco russo all’Ucraina. Lo prevede una bozza del decreto legge con disposizioni urgenti sulla crisi ucraina approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Arrivano anche 11 milioni di euro per potenziare la protezione degli uffici italiani all’estero e del relativo personale. La Farnesina è autorizzata a provvedere con questi fondi alle spese per il vitto e per l’alloggio del personale e dei cittadini che, per ragioni di sicurezza, saranno alloggiati in locali indicati dai diplomatici. Degli 11 milioni di euro, un milione finanzierà l’invio di dieci carabinieri a tutela degli uffici all’estero maggiormente esposti e del relativo personale in servizio.