Il nuovo carcere di San Vito al Tagliamento diventerà realtà concreta entro giugno del 2026. Ad annunciarlo l’onorevole pordenonese Emanuele Loperfido, in veste di portavoce del viceministro delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami. Il cronoprogramma dell’opera è stato definito con precisione: i lavori inizieranno a giugno, con la conclusione del cantiere prevista per dicembre dell’anno successivo. Successivamente, saranno necessari tempi tecnici per i collaudi e la consegna della struttura al Ministero della Giustizia, portando così alla sua effettiva apertura nel giugno 2026.
La struttura
Per completare l’opera sono stati stanziati 41 milioni di euro. Si tratta di un carcere moderno, progettato per ospitare 300 detenuti, che sostituirà definitivamente il penitenziario di Pordenone. Proprio attorno a quest’ultimo si sta animando un dibattito: recentemente è stata presentata una petizione che ha coinvolto l’intera comunità locale e le diverse forze politiche, con l’obiettivo di trasformare la casa circondariale, una volta dismessa, in un patrimonio comunale.
“Quell’edificio storico – commenta Loperfido – si trasformerà nel nuovo fulcro della nostra città, motivo per cui sarà necessario coinvolgere il maggior numero possibile di attori nell’intera operazione. Bisogna definire adeguatamente finalità, progettazione, riqualificazione e gestione del futuro edificio, operando contemporaneamente, a più livelli, per l’individuazione delle risorse necessarie”.
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