Telefonate senza risposta e messaggi inviati alla compagna, ormai morta
Konrad Daniec, 43 anni, è stato arrestato oggi con l’accusa di aver strangolato a morte la compagna Hanna Herasimchyk nel loro appartamento a Pozzuolo Martesana (Milano). La gip del tribunale di Milano, Anna Magelli, ha stabilito la custodia cautelare in carcere per lui, sospettando che abbia tentato di “precostituirsi un alibi” con telefonate e messaggi alla compagna già deceduta. Daniec ha trascorso oltre 24 ore fuori casa dopo il presunto omicidio, giustificando la sua assenza con la volontà di evitare ulteriori litigi con Hanna.
Il piano
Al ritorno a casa, Daniec ha trovato Hanna senza vita sul pavimento, con lividi sul corpo e una ciocca di capelli stretta nella mano destra. Ha subito dato l’allarme, ma i carabinieri hanno notato che Daniec ha cercato di deviare le indagini, accusando un ex fidanzato della vittima. Tuttavia, è stato rapidamente identificato come il principale sospettato dell’omicidio.
Testimoni hanno riferito di frequenti liti violente nella coppia, con Daniec che avrebbe aggredito fisicamente Hanna a causa della sua mole fisica. Anche i vicini hanno raccontato episodi di violenza domestica. La madre di Daniec ha sempre sospettato del figlio, provocandolo apertamente sulla morte di Hanna.
Gip: “Allarmante pericolosità sociale”
La gip ha disposto la custodia in carcere per Daniec per omicidio aggravato dal rapporto di convivenza, definendo la sua pericolosità sociale e la mancanza di controllo degli istinti aggressivi come motivi per la detenzione.
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