Approfondimento sulle grotte preistoriche del Friuli Venezia Giulia
Il 12 febbraio, in occasione del Darwin Day, è stato presentato un importante aggiornamento sulle grotte preistoriche del Friuli Venezia Giulia. Nel 2023 sono state scoperte e catalogate ben 231 nuove cavità e sono stati apportati 755 aggiornamenti alle grotte già conosciute. Questi dati sono stati inseriti nel database regionale, che ha registrato complessivamente 25.177 nuovi dati relativi alle cavità presenti nella regione.
Collaborazione e lavoro di ricerca
L’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato l’importanza di tali lavori, che portano lustro alla regione e alle sue meraviglie naturali. Il progetto sulle grotte preistoriche ha visto la collaborazione tra il Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia, l’Università degli Studi di Trieste, i Musei scientifici e archeologici di Trieste e di Udine, la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, nonché gruppi ed associazioni speleologiche regionali.
Valorizzazione del patrimonio archeologico
L’incontro con il Catasto speleologico regionale ha permesso di accedere a una ricca banca dati, il Criga, che raccoglie informazioni archeologiche ricavate da generazioni di appassionati, esploratori e studiosi. Scoccimarro ha sottolineato l’importanza della ricerca speleologica, non solo dal punto di vista scientifico ma anche divulgativo, con la creazione di itinerari per guidare i visitatori alla scoperta delle grotte preistoriche e dei musei che conservano i reperti.
Presentazione del volume
Il volume “Grotte preistoriche del Friuli Venezia Giulia”, curato da Franco Cucchi, Manuela Montagnari Kokelj, Giuseppe Muscio, Paola Visentini e Luca Zini, è stato presentato al Museo di Storia Naturale di Udine. Gli autori, tra cui la responsabile del Museo, Paola Visentini, hanno illustrato il lavoro svolto, con interventi di esperti come Massimo Zanetti del Servizio geologico della Regione Fvg, Andrea Pessina del MiC per il Friuli Venezia Giulia e Franco Bernardini dell’Università di Venezia.
ARC/EP/al