Sabato 12 aprile 2025 si terrà la prima Green Way Ultra Marathon, una corsa podistica non competitiva che si snoderà lungo un suggestivo percorso di 65 chilometri, collegando Jesolo e Treviso lungo la Green Way del Sile. L’iniziativa ha un forte valore sociale, con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere progetti di inclusione sociale e per aiutare bambini e adolescenti con disabilità. Un’esperienza unica che offrirà ai partecipanti la possibilità di correre immersi nella natura, sostenuti dalle biciclette lungo il percorso.
Un progetto benefico ideato da atleti jesolani
La Green Way Ultra Marathon è stata concepita da Luca Soncin e Giuseppe de Favari, due atleti jesolani, e sviluppata in collaborazione con Just Friends Onlus e A.S.D. Pedivelle del Luppolo, con il patrocinio del Comune di Jesolo. L’evento si propone non solo come una sfida fisica, ma anche come un’opportunità per contribuire a un fine nobile, sostenendo le attività benefiche legate all’inclusione sociale.
Il percorso della Green Way Ultra Marathon
La partenza avverrà alle prime luci dell’alba dalla spiaggia del faro di Jesolo, con i partecipanti che inizieranno a correre lungo il fiume Sile. Il percorso toccherà luoghi suggestivi, come la Laguna, le valli e Caposile, proseguendo fino a Treviso, in piazza dei Signori. L’itinerario si snoda per circa il 95% su strade non asfaltate, attraversando luoghi ricchi di fascino, tra cui il cimitero dei burci, un punto panoramico particolarmente evocativo. I partecipanti passeranno anche per Portegrandi, Quarto d’Altino, Casale sul Sile, e Silea.
I punti intermedi per i partecipanti
Per rendere l’evento accessibile a tutti, la Green Way Ultra Marathon prevede diversi punti di partenza scaglionati, in modo da consentire ai partecipanti di scegliere la distanza più adatta alle loro capacità, con un unico arrivo a Treviso. I punti di partenza sono i seguenti:
- Caposile (42 km)
- Portegrandi (30 km)
- Quarto d’Altino (22 km)
- Casale sul Sile (16 km)
- Silea (5 km)
Un evento all’insegna della solidarietà
L’evento rappresenta un’occasione non solo per vivere un’esperienza sportiva unica, ma anche per fare del bene. L’intero ricavato della manifestazione andrà infatti a sostenere iniziative destinate a migliorare la qualità della vita dei più vulnerabili, con un focus particolare sulla disabilità infantile e adolescenziale.