Un epilogo doloroso ha scosso la comunità di Grado con la scoperta del corpo senza vita di Tullio Troian, uomo stimato e noto nell’isola e dintorni. La sua scomparsa, avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì, ha lasciato un vuoto incolmabile tra i residenti e coloro che lo conoscevano. Nonostante i problemi di vista, Troian era una figura di spicco nella vita quotidiana dell’isola, noto per la sua capacità di muoversi in autonomia e per il suo dinamismo.
Le ricerche e la tragica scoperta
Le ricerche si sono intensificate sin dal momento della segnalazione della sua mancanza, convergendo nell’area del “piccolo porto” dietro al Molo Torpediniere. L’ipotesi prevalente è quella di un incidente causato da un tragico errore di percorso che ha visto Troian cadere in mare in un’area scarsamente frequentata, senza la possibilità di salvarsi o chiedere aiuto.
Chi era Tullio Troian
Tullio Troian non era soltanto un cittadino di Grado, ma un pilastro attivo nella vita associativa e sociale. La sua figura era ben nota non solo per il suo ruolo di fisioterapista ma anche per il suo impegno nel volontariato e nelle attività culturali. Presidente dell’associazione Anteas, era anche una presenza costante in numerose iniziative locali, particolarmente quelle legate ai Portatori della Madonna di Barbana e ai Donatori di Sangue.
L’impegno sociale e il lascito di Troian
La giornata della scomparsa, Troian era in compagnia di Francesco Gregori per un atto di generosità che lo vedeva coinvolto: la donazione di un impianto di amplificazione al Ricreatorio Spes. Questo gesto simboleggia il lascito di un uomo che ha sempre posto al centro dell’attenzione il bene comune e il supporto verso le realtà associative locali.
La comunità di Grado oggi piange la scomparsa di un uomo che, con il suo lavoro e la sua passione, ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto sociale dell’isola. La sua memoria vive nelle azioni quotidiane di solidarietà e impegno che continuano a ispirare cittadini e associazioni.