Vertice per il caso Cecilia Sala e il caso Abedini
Si è svolto un importante vertice governativo per discutere le prossime mosse e riaffermare l’impegno per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran. Il governo di Giorgia Meloni sta lavorando intensamente sul caso, esercitando pressioni su Teheran non solo per ottenere il rilascio di Cecilia, ma anche per garantire un trattamento umano e rispettoso per la reporter imprigionata.
Ambasciatrice italiana convocata a Teheran
Nella giornata odierna è stata convocata a Teheran l’ambasciatrice italiana dal ministro degli Esteri iraniano. Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha dichiarato che non possono accettare condizioni detentive non rispettose dei diritti umani e che continuano a chiedere la liberazione immediata di Cecilia Sala.
Governo al lavoro, le richieste all’Iran
Il vertice a Palazzo Chigi ha visto la partecipazione di diverse figure chiave del governo, tra cui Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Carlo Nordio. Dopo l’incontro, la madre di Cecilia Sala è stata ricevuta dalla premier per discutere della situazione. Tajani ha ribadito l’importanza di garantire un trattamento dignitoso a Cecilia mentre attendono il suo rilascio.
Il ministro ha anche evidenziato che stanno facendo il possibile per risolvere la questione e riportare Cecilia a casa, lavorando senza sosta con tutte le risorse a disposizione.
Il caso Abedini, la richiesta di Teheran
Il caso di Cecilia Sala è strettamente legato a quello dell’ingegnere iraniano Abedini, attualmente detenuto in Italia. Tajani ha sottolineato che spetta alla magistratura decidere sulle richieste di arresti domiciliari per Abedini, ma che stanno seguendo da vicino entrambi i casi.
Le richieste dell’Iran riguardano anche la liberazione di Abedini, detenuto con accuse ritenute infondate. L’ambasciatore iraniano a Roma ha discusso la situazione con le autorità italiane, cercando un’accelerazione nella liberazione dell’ingegnere.
Il governo italiano ha ribadito che tutti i detenuti devono godere di un trattamento equo e conforme alla legge, rispettando le normative nazionali e internazionali.
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