Callari a Gorizia e Monfalcone
La giornata del Giorno della Memoria è stata caratterizzata da importanti cerimonie commemorative in diverse città del Friuli Venezia Giulia. L’assessore regionale al Patrimonio e al demanio, Sebastiano Callari, ha sottolineato l’importanza di Gorizia come simbolo della cultura della non discriminazione e della difesa dei valori di libertà e democrazia. Partecipando alla cerimonia di deposizione di una corona al Monumento dei Deportati in Germania, Callari ha evidenziato l’importanza della memoria e della consapevolezza in tempi difficili come quelli attuali. Ha inoltre partecipato alla cerimonia commemorativa a Monfalcone, sottolineando l’importanza di promuovere il rispetto dell’altro e combattere l’antisemitismo e l’odio verso il diverso.
Zannier a Pordenone
L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, ha preso parte alle cerimonie organizzate a Pordenone per il Giorno della Memoria. Ha evidenziato l’impegno delle istituzioni e dei cittadini nel tramandare alle nuove generazioni la consapevolezza delle tragedie della storia, in particolare della Shoah. Zannier ha sottolineato l’importanza della memoria come guida per il presente e il futuro, insegnando il valore della libertà, della dignità e del rispetto reciproco. Ha ribadito la necessità di combattere ogni forma di odio e discriminazione, difendendo i valori fondamentali della società.
Zilli a Udine
L’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha partecipato alla cerimonia nella Prefettura di Udine per il Giorno della Memoria. Ha evidenziato l’importanza di conoscere e ricordare le drammatiche conseguenze dell’armistizio e la deportazione dei militari italiani nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Zilli ha sottolineato l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza del passato e i valori profondi per costruire il futuro. Ha inoltre ribadito l’importanza di restituire il giusto valore al sacrificio delle vittime della Shoah, specialmente nell’ottantesimo anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz.