Con l’avvicinarsi della 33^ edizione dell’Alpe Adria Puppet Festival, le città di Gorizia e Nova Gorica si preparano a diventare il palcoscenico di un evento fotografico unico nel suo genere. Intitolato “3…2…1…GO! 2025”, questo concorso fotografico è parte di una serie di iniziative che mirano a celebrare la selezione di Nova Gorica/Gorizia come capitale europea della cultura per il 2025.
Il fotografo Luca D’Agostino guida l’avventura
Luca D’Agostino, fotografo di lunga esperienza e collaboratore di rinomati festival, sarà il mentore di questo viaggio visuale. Il 3 e 4 maggio, presso il GECT GO – GO! Center di Gorizia, Luca condurrà workshop dedicati ai fondamenti della fotografia. Dalle tecniche base alla composizione avanzata, i partecipanti acquisiranno conoscenze preziose per immortalare le peculiarità delle due città.
Come partecipare all’evento
La partecipazione all’evento è gratuita, offrendo a tutti gli appassionati di fotografia l’opportunità di esprimere il loro talento. Coloro che desiderano un’esperienza più strutturata possono iscriversi al workshop bi-giornaliero. Al contrario, chi preferisce esplorare autonomamente ha tempo fino al 20 settembre per caricare i propri scatti sulla piattaforma online fornita dal festival.
Gli scatti diventano una vetrina culturale
Le fotografie selezionate non solo verranno esposte durante il festival, ma verranno anche condivise su piattaforme social e siti web di rilievo a livello nazionale e internazionale, dando ai partecipanti una visibilità senza precedenti. Inoltre, le tre fotografie che riscuoteranno maggiore apprezzamento dal pubblico garantiranno ai loro autori l’accesso gratuito a tutti gli eventi del festival.
Un festival di dialogo e scambio culturale
L’Alpe Adria Puppet Festival va oltre la semplice esposizione artistica. È un’occasione di incontro e dialogo, che trasforma Gorizia e Nova Gorica in un laboratorio culturale vivo e dinamico, riflettendo la loro storia condivisa e il futuro europeo. Questo evento fotografico è solo un esempio di come il festival intende tessere relazioni culturali, aprendo porte e finestrando su realtà diverse.