MILANO – La città di Gorizia si mette in mostra nel cuore di Milano, nell’Arena della Libreria Mondadori di Piazza Duomo, con un evento che ha acceso i riflettori sul suo percorso storico e culturale. Questa mattina, domenica 16 febbraio, nell’ambito della rassegna “Un viaggio da fare 2025”, curata da Massimiliano Finazzer Flory per la Regione Friuli Venezia Giulia, si è tenuto un incontro dedicato alla trasformazione di Gorizia, da città di confine a capitale della cultura.
Gorizia tra storia e futuro: da divisione a cooperazione
Il focus dell’evento, intitolato “Da ‘santa’ e ‘maledetta’ a Capitale europea della Cultura”, ha visto protagonisti il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e l’accademico Davide Rossi, in un dialogo condotto dall’artista e curatore dell’evento, Massimiliano Finazzer Flory.
Il dibattito ha ripercorso le vicende della Gorizia divisa, una città che per decenni ha vissuto il peso di un confine che separava l’Italia dalla Jugoslavia. Tuttavia, oggi, la narrazione è cambiata: GO! 2025 segna un nuovo capitolo, unendo Gorizia e Nova Gorica in un progetto di sviluppo condiviso.
«Una candidatura nata malgrado il passato di divisione e sofferenza – ha dichiarato il sindaco Ziberna – ma con la volontà di superare le barriere e costruire un futuro comune, senza perdere le peculiarità che ci rendono unici».
Il professor Davide Rossi ha poi ricordato come la storia abbia lasciato un segno indelebile sulle due città, separate da una linea di confine che per anni ha frammentato la vita quotidiana dei cittadini. Ora, con il progetto GO! 2025, la cooperazione transfrontaliera diventa un modello da seguire per tutta l’Europa.
Eventi culturali per raccontare la città
Oltre al dibattito storico, l’incontro ha offerto una panoramica sugli eventi culturali che in questi mesi rendono Gorizia un punto di riferimento nel panorama culturale italiano. Tra le mostre in corso:
- “I luoghi dell’incertezza e le emozioni della libertà”, dedicata a Franco Basaglia, visitabile fino al 2 marzo presso l’Auditorium di via Roma.
- “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia”, aperta fino al 4 maggio al Museo Santa Chiara.
Durante l’evento, il curatore Massimiliano Finazzer Flory ha letto alcuni versi di Giuseppe Ungaretti, poeta che ha vissuto e raccontato il dramma della guerra sul Carso, un territorio segnato dalla distruzione ma capace di rinascere nel tempo.
Un viaggio nella cultura di frontiera
L’appuntamento milanese è solo il primo tassello di un percorso che proseguirà con una serie di incontri dal 17 al 22 febbraio presso la Libreria Bocca. Ogni giorno alle 18, studiosi e artisti approfondiranno il tema della cultura di frontiera, con focus su eventi espositivi legati a GO! 2025.
Tra gli ospiti attesi, Gian Mario Villalta, che lunedì 17 febbraio parlerà dell’esperienza di Ungaretti sul Carso. Seguiranno incontri dedicati ad artisti di rilievo come il futurista Tullio Crali, il pittore Zoran Mušič e la surrealista Leonor Fini, la cui opera sarà protagonista di una mostra a Palazzo Reale di Milano dal 26 febbraio.
L’incontro si è concluso con una degustazione di prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia, offrendo ai presenti un viaggio anche nel gusto della regione. Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili su eventi.regione.fvg.it.