SAPPADA – La diciannovesima tappa del Giro d’Italia, da Mortegliano a Sappada, lunga 157 km e con un dislivello di 2850 metri, è stata dominata da un’impressionante impresa solitaria di Andrea Vendrame. Il corridore di Conegliano, 29 anni, ha brillato in una fuga epica di quasi 100 km, di cui ben 28 in completa solitudine, attraversando le asperità del Friuli con una determinazione invidiabile.
L’ascesa solitaria
Il colpo decisivo è avvenuto in discesa dalla Sella Valcalda, dove Vendrame ha accelerato sotto una pioggia incessante, distanziando notevolmente i suoi inseguitori. Tra loro, nomi del calibro di Alaphilippe, Steinhauser e Pelayo Sanchez, che nonostante un tentativo di rientro, non sono riusciti a colmare il divario. Sul traguardo di Sappada, Vendrame ha preceduto lo spagnolo Sanchez di 55 secondi e il tedesco Steinhauser di 1’06”. Il gruppo principale ha tagliato il traguardo con un ritardo superiore ai 16 minuti.
Il soprannome di Vendrame: il Joker
Il soprannome “Joker” di Vendrame non è solo un richiamo alla sua resilienza, ma nasce da eventi drammatici. Nel 2016, un incidente stradale lo ha visto protagonista di una scena da film, con la necessità di centinaia di punti di sutura a causa di un contatto diretto con un vetro. Un altro grave episodio nel dicembre 2020 ha visto Vendrame vittima di un aggressione stradale, ulteriormente consolidando la sua fama di lottatore instancabile.
Riepilogo e meriti
Questa vittoria a Sappada rappresenta il secondo successo di Vendrame al Giro, dopo quello ottenuto nel 2021 a Bagno di Romagna. Per la sua squadra, la Decathlon-Ag2R, si tratta di una conferma di alto livello, essendo il secondo successo in questa edizione del Giro, dopo la vittoria di Valentin Paret Peintre. Con questo risultato, l’Italia festeggia la sua quinta vittoria in questa corsa, confermando il buon momento del ciclismo tricolore.