Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato a Bergamo per commemorare la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.
Ha deposto una corona d’alloro sulla stele dedicata alle vittime del Covid al cimitero monumentale di Bergamo, mentre veniva letta la poesia di Ernesto Olivero che è scolpita sulla stele. Al Parco Martin Lutero alla Trucca l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi.
La visita di Draghi
Ad accogliere il premier a Bergamo, ci sono il sindaco Giorgio Gori, il vescovo Francesco Beschi, il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, il prefetto Enrico Ricci, il direttore generale dell’Ats Bergamo Maurizio Giupponi, la direttrice dell’ospedale Giovanni XXIII, un’infermiera e un medico di base. Gori ha spiegato che a causa della pandemia si contano “670 morti solo nella città di Bergamo” e ha sottolineato: questa è “una giornata che ci avvicina a chi non è con noi”. Poi ha illustrato il progetto del bosco della memoria, “simbolo di speranza” dopo che Bergamo è stata la città “simbolo della tragedia” nella prima ondata.
Il bosco della memoria
Il bosco della memoria sorgerà al parco della Trucca, dove oggi viene piantato un Tiglio donato dal Comune di Buccari, nel Siracusano. Il progetto, con 750 alberi e piante a organizzare una serie di isole verdi e aree attrezzate, nasce da un’idea dell’associazione dei Comuni virtuosi finanziata dal Comune di Bergamo e dal crowdfunding che da solo ha raccolto finora 110mila euro.
La Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19
La ricorrenza è stata fissata al 18 marzo perché questa è la data in cui, esattamente un anno fa, i mezzi militari, a Bergamo, sono stati impiegati per il trasporto delle salme delle vittime. La Giornata nazionale è stata approvata all’unanimità nei giorni scorsi con un disegno di legge. Il provvedimento, frutto di due testi unificati – primi firmatari il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè e il senatore leghista, Matteo Salvini – è nato con l’obiettivo di “conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute”. Il 18 marzo è poi arrivata la notizia che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge che istituisce la “Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus”.